Direct Note Access, per spezzare gli accordi

Direct Note Access, per spezzare gli accordi

Consente di lavorare sulle singole note di un accordo, modificandone tempo e tonalità: una rivoluzione per la musica digitale
Consente di lavorare sulle singole note di un accordo, modificandone tempo e tonalità: una rivoluzione per la musica digitale

I software in grado di manipolare l’audio sono strumenti indispensabili per coloro che si occupano di musica digitale. La tecnologia ha finora permesso di gestire operazioni, anche complesse, sfruttando le onde sonore corrispondenti ai suoni musicali. Se si esclude l’utilizzo di periferiche MIDI, sino ad oggi non è stato mai possibile separare le singole note degli accordi riprodotti da una chitarra. Ha destato stupore dunque la presentazione di una nuova e promettente tecnologia che permette di selezionare e modificare singole note appartenenti a uno stesso gruppo polifonico .

Direct Note Access Al recente Frankfurt Musikmesse 2008 è stato annunciato Direct Note Access , un sistema che, applicato ai moderni software musicali, consentirebbe di intervenire singolarmente sulle note riprodotte in un complesso di suoni . L’autore che si cela dietro questa rivoluzione digitale è Peter Neubäcker, un programmatore tedesco con alle spalle un passato da chitarrista. L’azienda coinvolta nello sviluppo della tecnologia è Celemony , fondata in Germania nel 2000. Grazie all’impiego di Direct Note Access sarà possibile lavorare su materiale audio in un modo completamente nuovo.

Secondo Michael Bierylo, professore del Berklee College of Music di Boston, un software del genere rappresenterebbe una sorta di santo graal nel settore della musica digitale. Le principali innovazioni apportate dal prodotto di Neubäcker consistono nel modificare tonalità e tempo delle singole note , così da intervenire specificamente su porzioni di accordi.

Gli attuali sistemi di registrazione digitale consentono di trattare i gruppi di note come entità singole, per cui la variazione di fattori come la tonalità o il tempo di riproduzione comporta una variazione dell’intero gruppo sonoro. La tecnologia MIDI consente di intervenire sulle singole note, ma non permette di gestire allo stesso modo la registrazione sonora di un normale pianoforte o di una chitarra acustica. È proprio in questo campo che verrà impiegato il nuovo sistema.

L’implementazione del sistema di riconoscimento avverrà in autunno con l’uscita della seconda versione del plug-in Melodyne , e successivamente con altri prodotti della stessa famiglia software.

Alessandro Lucarelli

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Pubblicato il 18 apr 2008
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