Tutta Ubuntu 8.04 ma senza codice closed

Tutta Ubuntu 8.04 ma senza codice closed

gNewSense, la distro voluta da Free Software Foundation, arriva in una nuova major release basata sulla neonata Ubuntu 8.04. Punto fermo: niente codice closed source
gNewSense, la distro voluta da Free Software Foundation, arriva in una nuova major release basata sulla neonata Ubuntu 8.04. Punto fermo: niente codice closed source

Boston (USA) – La distribuzione Linux gNewSense, nata nel novembre 2006 sotto l’auspicio di Free Software Foundation ( FSF ), ha appena compiuto il suo secondo giro di boa. Lo ha fatto abbracciando il codice di Ubuntu 8.04 Hardy Heron , un sistema operativo rilasciato solo pochi giorni fa.

Denominata in codice Deltah , gNewSense 2.0 si distingue dalla precedente release 1.1 ( DeltaD ) soprattutto per le novità “free” incluse nelle Ubuntu più recenti (le versioni iniziali di gNewSense erano infatti basate su Ubuntu 6.06), per un restyling grafico dell’interfaccia (che di default utilizza GNOME) e per l’adozione del browser web Epiphany (ideato da un italiano ) al posto di BurningDog (Firefox).

Come spiegato a suo tempo, la principale caratteristica di gNewSense è quella di eliminare da Ubuntu tutti gli elementi proprietari : in altre parole, la distro sponsorizzata da FSF non contiene alcun programma, driver, codec o libreria closed source, e privilegia i software pubblicati sotto licenza GNU GPL. Si tratta di una scelta decisamente controtendenza, soprattutto considerando che persino Debian , una delle distribuzioni storicamente più attente al rischio di “inquinamento”, ha di recente adottato una politica meno intransigente nei confronti di certi componenti proprietari.

I principi che hanno portato alla nascita di gNewSense si rispecchiano in pieno anche anche in Deltah: qui, ad esempio, gli sviluppatori hanno estromesso dal componente video X/mesa tutte le librerie grafiche GLX non libere.

L’altra caratteristica saliente di gNewSense è quella di poter essere profondamente personalizzata per mezzo degli stessi script con cui viene “costruita” la distribuzione. Attraverso di essi, e un tool chiamato Builder, è possibile cambiare nome e versione del sistema operativo, scegliere quali pacchetti includere nell’installer, generare un proprio repository ecc. Una guida in italiano su come creare una versione personalizzata di gNewSense è disponibile qui .

L’immagine live CD di gNewSense 2.0 può essere scaricata dai mirror elencati in questa pagina oppure via torrent .

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Pubblicato il 5 mag 2008
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