Malaysia, raid contro un blogger

Malaysia, raid contro un blogger

Si è esposto con affermazioni che non piacciono al regime
Si è esposto con affermazioni che non piacciono al regime

I blogger scomodi sono scomodi dappertutto, soprattutto se ad essere scomodati sono regimi pseudo-democratici. Accade così che nella Malaysia della stampa sotto controllo, i blog occupino il grosso dell’attenzione delle pubbliche autorità. Un blogger lo ha appena imparato a sue spese.

In un post Raja Petra Kamaruddin, che da anni gestisce Malaysia Today , si è esposto ad una accusa per diffamazione: ha accusato uno dei maggiorenti del paese, il vice primo ministro, di essere coinvolto assieme a sua moglie nella recente uccisione di una modella.

Secondo il giornale locale Star alcuni agenti di polizia hanno fatto irruzione nell’abitazione dell’uomo e, dopo averlo interrogato, hanno sequestrato computer ed altri supporti.

Il sito e il post del blogger rimangono visibili. Da parte sua, Raja si è limitato ad affermare che “evidentemente ho battuto la lingua dove duole il dente”. Il politico e la moglie, nel frattempo, hanno diramato una nota in cui mettono in guardia i lettori del blog di Raja dal credere a certe fandonie.

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Pubblicato il
6 mag 2008
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