Lavoro IT, la maledizione dell'aggiornamento

Lavoro IT, la maledizione dell'aggiornamento

Ne parla un informatico con alle spalle molte diverse esperienze ma non quelle giuste per trovare una posizione. Si chiede cosa dovrebbe fare per formarsi se nessuna impresa investe sulla sua formazione
Ne parla un informatico con alle spalle molte diverse esperienze ma non quelle giuste per trovare una posizione. Si chiede cosa dovrebbe fare per formarsi se nessuna impresa investe sulla sua formazione

Gentile redazione di Punto Informatico, vi scrivo per parlarvi della mia situazione che vuole mostrare come la realtà professionale italiana in ambito IT sia davvero messa male. Mi chiamo Roberto L., sono di Torino e sono nato il 15 Giugno del 1974, sono nato e cresciuto in una famiglia dove le disponibilità economiche non mancavano, ma non erano nemmeno troppe eravamo (e siamo) 3 figli. All’epoca degli anni 80 e per molti anni successivi nella mia famiglia lavorava in casa solamente mio padre che non ci ha incoraggiato a studiare oltre la terza media, sostenendo che non avevamo sufficienti risorse economiche per mantenere i nostri studi.

Siccome però gli venne il pallino del computer, il 9 Aprile del 1984 comprò quello che fu il suo/nostro primo home, il Commodore 64. Io non avevo ancora compiuto 10 anni di età ma mi resi subito conto che io e quella scatola marrone avevamo un feeling particolare… Me ne innamorai subito e capii che avevo delle grosse potenzialità quando usavo quell’aggeggio meraviglioso. Decisi quindi, quando finii la scuola obbligatoria, non potendo fare le superiori e l’università, di studiare per conto mio a casa.

Con quel computer inizialmente, poi con tutti gli altri che ebbi in seguito (e sono stati più di 10 modelli diversi). Cominciai quindi a farmi un’istruzione da autodidatta, delle basi da cui poter evolvere per poter stare sempre il più aggiornato possibile. Avevo già accumulato all’incirca 7 anni di esperienza tra molti 8-bit e qualche 16bit (Amiga), quando nel Dicembre del 1991 mio padre comprò un PC assemblato e cominciai a conoscere allora il DOS 3.3. C’era qualcosa che mi affascinava in quel PC, nonostante fosse davvero scarso se paragonato all’Amiga, era un 386sx 16mhz, appena 1mb di ram, hdd da 20mb (mb non gb!), una scheda video vga da 256kb, eppure il fatto che fosse molto espandibile e quindi sempre aggiornabile mi faceva pensare che sarebbe stato il futuro (forse avevo visto giusto?).

Circa sei mesi dopo, un mio amico che aveva anche lui un PC assemblato, decise che voleva upgradarlo sostituendo la mainboard, mi chiese se me la sentivo di farlo e con l’aiuto di mio padre (era la mia prima volta, perdonate la mia paura di fare danni) cambiammo insieme la scheda madre… Quel giorno capii cosa avrei voluto fare “da grande”.
Purtroppo mio padre morì due anni dopo, ed io dopo aver svolto il servizio di leva obbligatorio, ho cominciato a lavorare, ma ho sempre trovato lavoro presso negozi e/o laboratori d’informatica (ne ho pure aperto uno io che ho dovuto chiudere dopo 3 anni causa truffa) dove si ho potuto mettere a frutto tutte le conoscenze acquisite fino a quel punto (sia a livello Hardware che software) e dove inoltre mi hanno permesso (insieme alla mia passione e a tutte le ore che gli ho dedicato come hobby) di diventare quello che sono, ovvero una persona che almeno in ambito SOHO, è in grado di affrontare i problemi e di risolverli, parliamo di networking/internet, sistemi operativi MS in particolare (Linux lo uso ma ancora troppo poco) non senza difficoltà ovviamente almeno in certi momenti.

Sono in grado di assemblare / riparare i Desktop assemblati, di riparare i notebook, ho fatto anche pratica con la riparazione di stampanti laser insomma qualcosa ho imparato. Inoltre ho avuto anche la possibilità di lavorare in qualche realtà come help desk di primo e di secondo livello. Purtroppo però da questo percorso lavorativo / formativo non ho avuto la possibilità di fare molta esperienza in un settore che mi affascina moltissimo e che sarebbe l’ambito Server / enterprise, e questo Handycap mi pesa moltissimo nel momento in cui, scadendomi a fine maggio (pochi giorni) il mio attuale contratto in essere con una società di servizi, che purtroppo non può più rinnovarmi il contratto in quanto non si trova in buone acque.

Cosa mi sta comportando questa mia mancanza in ambito server? Che tutti i colloqui che faccio per entrare in qualche azienda, si risolvono nello stesso modo, ovvero che mi dicono complimenti per l’esperienza e le conoscenze acquisiste nell’ambito workstation ma a noi serve che conosca l’ambito server. Ora come posso fare esperienza in ambito server se non riesco (nonostante 13 anni di attività in ambito professionale e l’esperienza complessiva accumulata anche prima di lavorare) ad entrare in nessuna azienda dove posso formarmi?

Ho chiesto anche di entrare in aziende dove richiedono esperienza in ambiente Linux e anche lì stessa cosa. Cosa mi rimane da fare, emigrare all’estero? Costruirmi una server farm in casa per fare esperienza?
Grazie per la vostra attenzione e spero che pubblicherete la mia testimonianza.

Roberto L.

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Pubblicato il
4 giu 2008
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