Regno Unito: tre anni per pedoporno disegnato

Regno Unito: tre anni per pedoporno disegnato

Una proposta di legge per punire la detenzione di disegni che rappresentano abusi sui minori. Anche quando gli abusi non sono mai avvenuti
Una proposta di legge per punire la detenzione di disegni che rappresentano abusi sui minori. Anche quando gli abusi non sono mai avvenuti

“Impediremo ai pedofili di approfittare di una scappatoia”: così il Ministro della Giustizia del Regno Unito ha presentato una proposta di legge che prevede fino a tre anni di carcere per chi detiene immagini, disegni, fotografie artefatte che inscenano abusi sui minori, senza che gli abusi siano stati effettivamente perpetrati.

La proposta di legge è scaturita da una consultazione pubblica dedicata alle rappresentazioni non fotografiche di minori coinvolti in attività sessuali: molti dei cittadini e delle associazioni che hanno espresso il proprio parere si sono dichiarati favorevoli ad un inasprimento della legge per punire anche coloro che detengono immagini di pedopornografia apparente.

Le motivazioni a supporto di norme più restrittive? Questo tipo di rappresentazioni, a parere di numerosi cittadini inglesi, veicolano e rafforzano delle particolari convinzioni e atteggiamenti nei confronti dei bambini, potrebbero essere usati da coloro che perpetrano gli abusi per plagiare i piccoli. È altresì opinione diffusa il fatto che queste immagini siano parte integrante degli archivi di coloro che trafficano e detengono immagini pedopornografiche che documentano abusi avvenuti nella realtà.

Ma non è tutto: a parere del Ministro Maria Eagle la pedopornografia virtuale e apparente , quella scaturita da collage di foto innocue e quella disegnata, è uno scudo dietro al quale si rifugiano “i pedofili “. Evidentemente Eagle si riferisce non al pedofilo “in sé” ma a coloro che trafficano e detengono immagini pedopornografiche, immagini di abusi che ritiene sia possibile spacciare come virtuali o apparenti se sottoposte ad un’adeguata manipolazione . È così che, spiegano dal Ministero della Giustizia, e confermano le associazioni a tutela dei minori e le forze dell’ordine, nei canali specializzati fotografie e video di abusi reali vengono ritoccati e proposti come “rappresentazioni reali di abusi sessuali sui bambini”.

Potrebbero dunque rischiare tre anni di carcere e uno stigma indelebile coloro che, per qualsivoglia motivo, detengono immagini che pedopornografiche non sono, immagini che non documentano alcun tipo di sfruttamento sessuale di minori ma che si limitano a fare appello a fantasie o curiosità, senza che sia stata messa in atto alcuna violenza. A differenza di quanto avviene in Italia , dove è punibile la sola pedopornografia virtuale a mezzo fotomontaggi, la proposta di legge del Regno Unito investe un ambito più vasto, comprendendo anche la pedopornografia apparente, quella disegnata o fatta sembrare tale.

A chi suggerisce che sotto la categoria di pedopornografia apparente potrebbero facilmente ricadere stralci di fumetti e di anime, scaturiti dalla fantasia degli artisti, Eagle risponde che “non si intende criminalizzare in maniera generalizzata l’arte o i cartoon pornografici, ma si intende colpire le immagini oscene, e spesso molto realistiche, di abusi sessuali sui minori”. Immagini che, ed Eagle interpreta la sensibilità dei cittadini, “non devono trovare spazio nella società”.

Gaia Bottà

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Pubblicato il 29 mag 2008
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