No alla moltiplicazione dei CD inutili

No alla moltiplicazione dei CD inutili

di L. Assenti. Interessante l'iniziativa di due giovani americani che hanno trovato un modo curioso per cercare di convincere AOL a cessare la produzione e la distribuzione di milioni di CD che poi restano inutilizzati
di L. Assenti. Interessante l'iniziativa di due giovani americani che hanno trovato un modo curioso per cercare di convincere AOL a cessare la produzione e la distribuzione di milioni di CD che poi restano inutilizzati


Roma – Chi non ricorda la quantità impressionante di Cd-ROM che furono distribuiti da tutti i maggiori provider quando esplose in Italia il Free Internet? All’uscita dei cinema e delle scuole, all’ingresso delle Università e delle Biblioteche, incellophanati insieme alle riviste in edicola, distribuiti ai crocicchi delle strade… Quei Cd-ROM erano dappertutto. Dentro, solo molta fuffa e la configurazione per agganciare il proprio computer alla Rete pagando la telefonata e non più anche l’abbonamento al proprio provider.

Che fino hanno fatto quei Cd-ROM? In molti casi saranno stati utilizzati dagli utenti e saranno poi finiti nei cassonetti. In molti altri avranno contribuito ad aumentare la quantità di immondizia incontrollata che finisce nelle nostre campagne. Nessuno lo sa con esattezza. Negli Stati Uniti per un fenomeno del tutto analogo qualcuno ha deciso di organizzarsi. Ed è un esempio che andrebbe imitato.

Puntando al caso più clamoroso tra i provider americani, quello di AOL, due giovani statunitensi hanno deciso di raccogliere, come fossero spazzatura, quanti più possibili Cd-ROM del provider e di depositarli uno sull’altro all’ingresso degli uffici della sede centrale del colosso americano. Si tratta di Cd-ROM contenenti il programma di connessione di AOL, programma con il quale da ormai quasi 10 anni il maggiore provider del mondo inonda le case di milioni di americani.

Con un sito dal nome che è tutto un programma, No more AOL Cds , i due stanno spingendo l’iniziativa, mettendo alla berlina AOL pubblicizzando, per esempio, il numero di dischi del provider che hanno raccolto all’estero.

Al centro della campagna c’è il desiderio di porre fine alla produzione incontrollata di questi Cd-ROM che, senza neppure essere guardati, in misura sempre crescente finiscono nelle discariche o dispersi in modo persino preoccupante sul piano ambientale. Chi spedisce quelle offerte per conto di AOL ha persino ammesso che solo uno su cento di coloro che ricevono il CD effettivamente poi lo utilizza…

Tutta la campagna orchestrata dai due giovani è corredata naturalmente di banner e mailing list che consentono di trasformare l’idea in una comunità vivente di eco-amici che oggi ha già raccolto quasi 100mila CD e che punta al milione. Saranno quelli ad essere depositati dinanzi ad America Online.

L’impresa dei due entusiasti è, a questo punto, osservata da tanti. Se sarà possibile bloccare un’iniziativa di marketing così pesante sul piano ambientale prodotta dal maggiore provider americano allora, dicono i due, si potrà fermare quella di chiunque altro. Incrociamo le dita…

Lamberto Assenti

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
31 ott 2002
Link copiato negli appunti