Capture the Flag, UniMi in finale. Ma senza fondi

Capture the Flag, UniMi in finale. Ma senza fondi

Un team dell'Università milanese si è qualificato per il prestigioso concorso annuale di hacking organizzato da DEFCON. I ragazzi possono vincere, ma mancano i soldi per la trasferta. Microsoft Italia conferma a PI: una parte la pagheremo noi
Un team dell'Università milanese si è qualificato per il prestigioso concorso annuale di hacking organizzato da DEFCON. I ragazzi possono vincere, ma mancano i soldi per la trasferta. Microsoft Italia conferma a PI: una parte la pagheremo noi

Milano – L’Università degli Studi di Milano ( UniMi ) è tornata a sfidare le più prestigiose università di tutto il mondo su hacking e sicurezza. Lo ha fatto partecipando alle qualificazioni per il concorso Capture the Flag (CTF) di DEFCON , dove UniMi è riuscita ad entrare nella rosa dei sette team che il prossimo agosto si affronteranno in una sorta di campionato del mondo di hacking.

Con il “nome di battaglia” Guard@MyLAN0 , la squadra del Computer and Network Security Lab ( LaSeR ) di UniMi si è qualificata terza su 371 team partecipanti. La sfida finale è in programma dall’8 al 10 agosto a Las Vegas in occasione di DEFCON 16, prossima edizione della più celebre convention al mondo di hacker.

“Per quanto ne sappiamo, Guard@MyLan0 è il primo team italiano ad essere riuscito nell’impresa di qualificarsi al turno finale del DEFCON CTF”, si legge sul sito di UniMi. Lo scorso anno questa stessa università è riuscita a vincere il CTF organizzato dall’Università californiana di Santa Barbara: un contest molto importante ma non altrettanto prestigioso di quello indetto da DEFCON.

Il team Guard@MyLan0 è composto in larga parte dagli stessi membri che lo scorso anno, con il nome di Chocolate Makers , vinsero appunto il CTF.
Purtroppo la partecipazione dei talentuosi ragazzi di UniMi all’evento è in forse : il motivo è la mancanza di fondi per compiere la trasferta transoceanica. Se non troverà al più presto uno sponsor, la squadra milanese potrebbe essere costretta ad abbandonare la sfida, vanificando così tutti gli sforzi fin qui compiuti per qualificarsi all’importante evento statunitense.

“Se siete interessati a sponsorizzare la nostra squadra, scriveteci a defcon08@security.dico.unimi.it. Grazie!”. Questo l’accorato appello che campeggia sul sito del LaSeR dedicato al CTF.

Come riporta il giornalista Gigi Tagliapietra sul proprio blog , il denaro necessario per la partecipazione deve coprire il viaggio e il soggiorno di una decina di persone: una somma che evidentemente va oltre le possibilità economiche della università statale lombarda. Sullo stesso blog si riporta anche che Microsoft avrebbe dato la sua disponibilità a finanziare almeno in parte la spesa: Punto Informatico sta contattando la filiale italiana della società per saperne di più.

Update (ore 17,35) – Barbara Minotti, dell’ufficio stampa per la divisione Online Service Group di Microsoft Italia, ha confermato a Punto Informatico che la filiale italiana di BigM si è assunta l’impegno di accollarsi una parte delle spese necessarie per la trasferta a Las Vegas dei 12 membri del team Guard@MyLan0. Al momento l’entità del contributo pecuniario non è ancora stata fissata: l’azienda sta infatti chiudendo il proprio budget, e deve valutare le risorse finanziarie ancora disponibili. Maggiori dettagli sul contributo verranno forniti entro la fine della settimana. Nel frattempo, c’è ancora spazio per altri sponsor.

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Pubblicato il
9 giu 2008
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