AMD lancia nuovi Opteron Barcelona

AMD lancia nuovi Opteron Barcelona

Il chipmaker californiano ha aggiunto alla propria linea di processori nuovi modelli quad-core destinati ai server di fascia alta, con supporto fino a due o ad otto processori. In attesa di Shanghai a 45 nanometri
Il chipmaker californiano ha aggiunto alla propria linea di processori nuovi modelli quad-core destinati ai server di fascia alta, con supporto fino a due o ad otto processori. In attesa di Shanghai a 45 nanometri

Sunnyvale (USA) – A breve distanza dall’ introduzione dei primi modelli di Opteron quad-core della serie 1000, AMD ha lanciato sul mercato quattro nuovi processori per server multi-socket.

I nuovi Quad-Core Opteron sono il 2360 (2,5 GHz, 1165 dollari), il 2358 (2,4 GHz, 873 dollari), l’8360 (2,5 GHz, 2149 dollari) e l’8358 (2,4 GHz, 1865 dollari). Tali chip includono 2 MB di cache L2 condivisa e appartengono tutti alla famiglia SE (Standard Efficiency), ottimizzata per fornire le massime performance a discapito dei consumi energetici: il thermal design power (TDP) dei modelli SE è infatti di 95 watt contro i 75 watt delle versioni normali (prive di suffisso) e i 55 watt delle versioni a basso consumo (con suffisso HE, High Efficiency).

I modelli 2360 SE e 2358 SE sono indirizzati ai server con uno o due processori, mentre i modelli 8360 SE e 8358 SE si rivolgono ai sistemi con quattro od otto CPU. I primi server ad impiegare questi chip sono marchiati HP, Dell, IBM e Sun.

Annunciato lo scorso settembre, l’Opteron di nuova generazione, Barcelona , è stato distribuito su larga scala soltanto lo scorso aprile, accumulando un ritardo di quasi sette mesi. Ritardo dovuto, come noto, a un difetto di progettazione emerso lo scorso autunno, che ha costretto AMD a rimandare la consegna in volumi del suo primo chip quad-core.

Gli Opteron quad-core attualmente prodotti da AMD si basano tutti sull’ultima revisione del chip, la B3, che corregge il succitato bug direttamente in hardware (dunque senza la necessità di aggiornare il BIOS). Come noto, il bug (chiamato in gergo tecnico errata ) che interessava i processori K10 di AMD, risiedeva nella logica del Translation Lookaside Buffer (TLB) della cache L3 che, in rarissime circostanze (fino ad oggi il difetto è stato dimostrato solo in test di laboratorio), poteva causare il blocco del sistema.

“Ciò che in passato richiedeva l’utilizzo di macchine Unix di fascia alta o di mainframe, oggi può essere fatto girare su server x86 standard con quattro od otto socket”, ha spiegato Steve Demski, marketing manager di AMD. “La differenza è che con i server Opteron-based i costi dell’hardware e del sistema sono decisamente inferiori”.

Gli Opteron quad-core appena introdotti sul mercato sono tra gli ultimi processori server di AMD ad utilizzare la tecnologia di processo a 65 nanometri. A partire dalla seconda metà dell’anno, infatti, il chipmaker di Sunnyvale introdurrà Shanghai , il suo primo core con circuiti a 45 nm.

AMD afferma che Shanghai, in modalità idle , assorbirà fino al 20% in meno di energia, inoltre implementerà una versione più veloce della tecnologia di virtualizzazione AMD-V: anche qui il miglioramento è stimato intorno al 20-25%. Shanghai adotterà una cache L3 compresa fra 2 e 6 MB, supporterà le memorie DDR-800 e implementerà la versione 3.0 del bus HyperTransport.

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Pubblicato il
10 giu 2008
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