Londra, arrestato il DJ col vizio

Londra, arrestato il DJ col vizio

Applausi dalle major per l'operazione che ha condotto all'arresto di un utente eBay a cui si attribuisce la distribuzione di pezzi musicali in pre-release. E' un disc jokey
Applausi dalle major per l'operazione che ha condotto all'arresto di un utente eBay a cui si attribuisce la distribuzione di pezzi musicali in pre-release. E' un disc jokey

Gli inquirenti non hanno dubbi: il disc jokey che hanno arrestato a Londra nelle scorse ore era uno che distribuiva su Internet musica di cui veniva in possesso grazie al suo lavoro, musica in pre-release, brani che dovevano ancora essere consegnati al mercato, pensati per ottenere il feedback di una rete selezionata di esperti. Pezzi sui quali il DJ, a loro dire, lucrava.

In particolare, raccontano le cronache, l’uomo otteneva grandi quantità di musiche anche perché impegnato come recensore dei nuovi album. Il problema sta nei profitti in cui riusciva a tradurli: secondo l’accusa, metteva in vendita su eBay le copie che gli arrivavano in promozione.

Su di lui ora pesano accuse pesanti, che comprendono riciclaggio di denaro e furto, denunce che potrebbero provocargli sanzioni pecuniarie elevatissime e persino spedirlo in galera.

La polizia britannica ha ricostruito l’attività dell’uomo grazie alla consulenza dei discografici di BPI e IFPI . John Kennedy, CEO della Federazione internazionale dei fonografici, ha applaudito all’iniziativa: “La pirateria sui pre-release – ha detto – causa danni pesanti ai performer, agli autori e ai produttori di musica. Chi ha accesso alla musica in pre-release per via del proprio lavoro, e che la rivende o la distribuisce illegalmente, dovrebbe rendersi conto che le etichette discografiche grandi e piccole hanno un atteggiamento di tolleranza zero per questa attività. Noi denunceremo alla polizia azioni di questo genere e ci attendiamo che la polizia consideri con gravità questo reato”.

Secondo IFPI, quando un album in pre-release viene venduto e distribuito da uno dei pochi che può disporne, in brevissimo tempo appare sulle reti di sharing amplificando, secondo i fonografici, gli “enormi danni causati dall’attività pirata”.

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Pubblicato il 12 giu 2008
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