Ricoverati perché dipendenti da cellulare

Ricoverati perché dipendenti da cellulare

Succede in Spagna, dove due ragazzi di 12 e 13 anni cercano in un ospedale l'uscita dal tunnel. E' il momento dei toni allarmati e delle preoccupazioni degli esperti
Succede in Spagna, dove due ragazzi di 12 e 13 anni cercano in un ospedale l'uscita dal tunnel. E' il momento dei toni allarmati e delle preoccupazioni degli esperti

Madrid – Usavano il cellulare almeno cinque ore al giorno: parlavano con gli amici, chattavano via Messenger, giocavano. Avevano occhi solo per i loro telefonini, al punto da esserne diventati dipendenti. Si tratta di due ragazzini, di 12 e 13 anni, che sono stati ricoverati e curati in un ospedale con una diagnosi alquanto singolare: intossicazione da cellulare.

dipendenze È un problema di carattere sociale e assolutamente slegato dall’eventualità che i cellulari producano un inquinamento elettromagnetico dagli effetti devastanti. Questa vicenda coinvolge due ragazzini che da tempo, secondo i familiari, mostravano un comportamento asociale , perché la loro vita passava tutta dal display del loro telefono cellulare, indispensabile compagno di qualsiasi momento della giornata.

Maite Utges, direttrice del Centro di Salute Infantile e Giovanile di Lleida, si è detta molto preoccupata: “È la prima volta che usiamo un trattamento specifico per curare la dipendenza da cellulare. Uno dei due ragazzini è ricoverato da tre mesi, l’altro da sette. E la nostra terapia durerà almeno un anno”.

A infervorare gli animi anche le notizie fatte trapelare, secondo cui una volta privati del cellulare i due giovani avrebbero dato segno di quegli squilibri mentali e sindrome d’astinenza tipici in chi viene sottratto al consumo di pesanti stupefacenti.

Secondo le famiglie e i media che hanno rilanciato la notizia, i due ragazzi a scuola ottenevano da tempo risultati deludenti, in più erano spesso molto irritabili e persino ossessionati dal denaro: necessario per ricaricare le proprie schede telefoniche, cercavano di ottenerlo in ogni modo da genitori e parentame. I due pare possedessero il telefonino da circa un anno e mezzo.

Sono quindi state le famiglie a chiedere che fossero curati per questa singolare dipendenza. “Entrambi mostravano di avere un comportamento disturbato, non riuscivano più ad avere una vita normale”, spiega ancora Maite Utges, secondo la quale i telefonini dovrebbero essere proibiti fino ai 16 anni di età.

La dipendenza da telefono cellulare in alcuni casi è oggetto di studi sociologici: in Giappone , ad esempio, è stato rilevato che il fenomeno esiste. Non solo, sarebbe anche in crescita e inizierebbe persino in tenera età. Inoltre la maggioranza dei ragazzi non usa il cellulare per conversare con altri ma semmai per comunicare testualmente: le funzioni più utilizzate sono SMS, Chat ed email.

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Pubblicato il 16 giu 2008
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