Samsung, al mais i suoi nuovi cellulari

Samsung, al mais i suoi nuovi cellulari

Rilancia sulle strategie eco-compatibili, con due telefonini che introducono l'utilizzo di materiali come il mais e promettono un ridotto impatto ambientale
Rilancia sulle strategie eco-compatibili, con due telefonini che introducono l'utilizzo di materiali come il mais e promettono un ridotto impatto ambientale

Roma – La riduzione dell’impatto ambientale dei prodotti elettronici è un argomento che sta prendendo sempre più piede negli obiettivi dichiarati dai produttori. Nulla di strano, dunque, se viene preso in considerazione anche dal settore della telefonia mobile. In questa ottica, Samsung ha dichiarato di volersi impegnare per il futuro con una gamma di prodotti più… verde .

SamsungW510 Il produttore coreano sembra voler seguire l’ esempio lanciato da Nokia : ha annunciato che entro il 2010 si vedranno i primi frutti di un nuovo percorso industriale che, all’insegna della eco-compatibilità, tenderà ad eliminare dal processo produttivo l’impiego di materiali come bromurati e PVC.

Già fin da ora, comunque, i nuovi cellulari Samsung si presenteranno con caratteristiche innovative che strizzano l’occhio all’ambiente: in vista dell’estate, sul mercato asiatico compariranno – con il brand Anycall – il W510 e l’ F268 .

Il W510, destinato al mercato coreano, è presentato come innovativo in quanto prodotto con bioplastica , ossia con un materiale plastico derivato dal mais, e senza l’impiego di metalli pesanti come mercurio, piombo o cadmio. Nella produzione del modello F268, pensato invece per il mercato cinese, Samsung vanta già l’assenza di PVC e bromurati. E per evitare un inutile dispendio di energia elettrica, il caricabatterie è in grado di avvertire il proprietario del cellulare del completamento della ricarica.

“Samsung intende continuare ad essere una azienda che offre il proprio contributo alla sostenibilità ambientale – ha dichiarato Geesung Choi, presidente di Samsung Telecommunication Business – Ora stiamo cercando non solo di lanciare prodotti più rispettosi dell’ambiente, con materiali rinnovabili e minor consumo di energia, ma anche di promuovere nuovi sistemi per il riciclaggio dei telefoni cellulari e della loro componentistica”.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
17 giu 2008
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