Sega ci prova con la robofemmina

Sega ci prova con la robofemmina

Nulla a che vedere con i fake che girano da qualche tempo: questa robot è donna, dice Sega. Con un clic si attiva la modalità love, e partono i baci
Nulla a che vedere con i fake che girano da qualche tempo: questa robot è donna, dice Sega. Con un clic si attiva la modalità love, e partono i baci

L’immaginario del mondo ricco è destinato a riempirsi di robot femmine o quantomeno di macchine sul cui sesso i produttori intendono esporsi e fare garanzie: è il caso della nuova fembot di SEGA, un giocattolino da 150 euro circa che, dalla fine di settembre, ammalierà le folle di giovani e meno giovani giapponesi.

il robottino

In una nota diffusa dall’azienda si apprende che l’affare il giocattolo è alto 38 centimetri e si chiama E.M.A. (Eternal, Maiden, Acualization). A detta di SEGA, E.M.A. è destinata a conquistare le mani, il cuore e il portafoglio di decine di migliaia di appassionati grazie soprattutto ad un corpo che viene definito dirompente .

Un altro plus sta nell’interazione che la robocosa può offrire: può danzare, cantare, ballare e persino camminare “come una donna”, oltreché distribuire biglietti da visita e cose così. Le sue parti mobili in modo indipendente comprendono gomiti, spalle, vita e ginocchia.

SEGA però sembra puntare anche su un altro aspetto del suo robot, quello costituito dalla funzione più affettuosa che c’è. Quando si fa partire, le movenze del giocattolo cambiano e sembra pronto a condividere affettività donando baci in una posa inevitabilmente plastica a chiunque ritenga di volerli ricevere.

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Pubblicato il
18 giu 2008
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