UK, le cam che imparano a spiare

UK, le cam che imparano a spiare

Sono quelle che vengono sviluppate a Portsmouth: il microfono dirà loro dove guardare, sarà il microfono a individuare parole violente e grida concitate. Insieme, cam e microfoni assicureranno la sicurezza del cittadino
Sono quelle che vengono sviluppate a Portsmouth: il microfono dirà loro dove guardare, sarà il microfono a individuare parole violente e grida concitate. Insieme, cam e microfoni assicureranno la sicurezza del cittadino

Gli onnipresenti occhi elettronici delle forze dell’ordine inglesi, che già da tempo vengono spinte verso nuove frontiere dell’intelligenza artificiale, sono sottoposte ad un tour de force: i ricercatori che contano sull’interesse pubblico per sistemi di sorveglianza specializzati stanno affinando ulteriormente le proprie tecnologie. Cercando di insegnare alle cam ad imparare.

un operatore Ne hanno parlato alla BBC gli scienziati dell’Università di Portsmouth: oggi le cam più intelligenti installate sul territorio britannico sono in grado di prendere di mira, avvertendo un operatore umano, eventi particolarmente “importanti” dal punto di vista visuale. Una rissa o certi movimenti improvvisi possono allertare il sistema di sorveglianza. In futuro le cose potrebbero essere assai più sofisticate.

L’idea è infatti di associare in modo sempre più intelligente le capacità di ripresa visiva dell’apparato con dei microfoni, capaci di catturare contestualmente anche l’audio di una certa “scena”. Associando le due informazioni e affinando il software che le controlla, i ricercatori sperano di ottenere cam intelligenti sempre all’erta , capaci di svegliare anche il più sonnacchioso dei poliziotti dei servizi di vigilanza, qualora accadano illeciti o violenze sotto i propri occhi elettronici.

Gli esempi si sprecano: “Se in un parcheggio qualcuno rompe un finestrino, la cam si volterebbe a inquadrare l’azione, e l’operatore verrebbe avvertito”. In sé si tratta di una opzione ormai quasi banale se si considerano le installazioni di cam in paesi come gli Stati Uniti ma all’Università lavorano su qualcosa di più. Il passo successivo è infatti consentire a questo apparato di imparare dall’esperienza . Secondo David Brown, uno dei ricercatori che ci lavora su, “più a lungo l’intelligenza artificiale è attiva, più apprende. Le ultime versioni diventeranno sempre più capaci col passare del tempo, forse anche arriveranno a identificare parole specifiche che vengano dette o suoni violenti”.

Come identificare i suoni? La via scelta è quella di “indagare sulle forme del suono. Se si chiudono gli occhi, si può tracciare la forma di un oggetto fisico e leggerne il profilo con la propria mano: in questo modo cerchiamo di insegnare al software di riconoscere le forme del suono”.

Quello delle cam di sorveglianza è nel Regno Unito uno dei business emergenti per molte società di installazione e produzione dei componenti: il loro utilizzo si è moltiplicato nel corso degli ultimi cinque anni più che in qualsiasi altro paese. Le cam non solo sorvegliano piazze e strade, ma vengono vestite dagli agenti di polizia, o equipaggiate con speaker affinché gli operatori possano parlare con i cittadini che vi passino vicino o, ancora, con microfoni che, come dicono a Portsmouth, saranno sempre più capaci di identificare termini specifici pronunciati negli ambienti in cui sono posizionati.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
27 giu 2008
Link copiato negli appunti