UK, colpo di spugna al digital divide

UK, colpo di spugna al digital divide

Si ragiona sulla possibilità di regalare tre milioni di computer ad altrettante famiglie che si trovano in condizioni di povertà
Si ragiona sulla possibilità di regalare tre milioni di computer ad altrettante famiglie che si trovano in condizioni di povertà

Londra – Programmi di alfabetizzazione, corsi scolastici e supporto pubblico-privato non bastano ancora a colpire in modo definitivo il divario digitale. Nel Regno Unito si sta lavorando alla soluzione: distribuzione di computer gratuiti alle famiglie che ne hanno bisogno, il cui reddito non ne consente l’acquisto e il mantenimento di una connessione ad Internet, e che nondimeno potrebbero giovarsi e fruire della Società dell’Informazione.

studenti britannici Della cosa vanno ragionando gli esperti di una task force governativa, che hanno consegnato un rapporto secondo cui servirebbero 250 milioni di sterline per fornire a bambini e famiglie dei computer a basso costo, si parla esplicitamente di laptop ultraleggeri. Mini-laptop , in particolare, che già oggi finiscono spesso nelle voci d’acquisto di molte scuole, che spendono intorno alle 160 sterline per ciascun apparecchio.

A dover decidere sarà non solo il ministro dell’Educazione Jim Knight ma tutti i colleghi dell’esecutivo che potrebbero essere coinvolti in questa misura straordinaria di accelerazione dell’accesso informatico, una eventualità che parrebbe non remota in quanto lo stesso Knight ne sta già parlando con i colleghi del Governo.

La novità, raccontata da un numero speciale del Times Educational Supplement , consentirebbe agli studenti delle classi più povere di collegarsi al network scolastico, e ai loro genitori di seguire sul sito delle scuole i progressi negli studi della propria prole, secondo un’offerta di informazione e trasparenza che va diffondendosi da tempo in tutto il Regno.

Nel complesso, gli studi indicano che non dispongono di accesso ad Internet a casa il 24 per cento delle famiglie nelle quali si trova un minore di 16 anni, e sono 2,2 milioni le famiglie che semplicemente non si collegano ad Internet. “La task force – ha commentato Knight – ha identificato un caso chiaro di possibile intervento governativo per affrontare il digital divide, con lo scopo di assicurare a tutti i bambini e alle loro famiglie i benefici dell’accesso domestico alla tecnologia”.

In Italia, come noto, ormai da molti anni sono avviati programmi che consentono agli studenti di 16 anni di avvalersi di sconti sull’acquisto di PC, progetti spesso e volentieri estesi anche a docenti ed altre fasce della popolazione. Per il momento, però, non sono emerse misure che puntino a regalare strumenti informativi ai meno abbienti.

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Pubblicato il
30 giu 2008
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