Iran, quando la tecnologia non basta c'è Photoshop

Iran, quando la tecnologia non basta c'è Photoshop

Missili ripieni di tecnologia, capaci di cambiare traiettoria più volte durante il volo e di ospitare una testata nucleare. Se non fanno abbastanza paura, intervengono i collage digitali
Missili ripieni di tecnologia, capaci di cambiare traiettoria più volte durante il volo e di ospitare una testata nucleare. Se non fanno abbastanza paura, intervengono i collage digitali

L’Iran spinge l’acceleratore sui giochi di guerra con il test del razzo vettore più avanzato in mano a Teheran di cui si abbia notizia. Ma le caratteristiche tecniche dell’arma sembrano non bastare: si è dovuto ricorrere al fotoritocco per rendere le immagini dei missili ancora più inquietanti.

Il missile Shahab-3 è in grado di trasportare una testata nucleare tradizionale e avrebbe un’autonomia di volo sufficiente a tenere Israele sotto il mirino delle autorità guidate dal presidente Mahmud Ahmadinejad. Con il pieno di carburante al momento del lancio, Shahab-3 pesa oltre 17 tonnellate, è lungo oltre 15 metri e ha un diametro di poco più di un metro. L’attuale vettore sperimentato dall’Iran è l’ultima revisione nota di un adattamento del modello nordcoreano Nodong-1 , basato a sua volta sugli Scud sovietici . Può essere programmato per modificare più volte la traiettoria durante il volo e la testata può contenere 680 chilogrammi di materiale, abbastanza spazio per infilarci una bomba atomica . A 10 anni dal debutto dello Shahab originario, il nuovo razzo sarebbe capace di volare per 1200-2000 chilometri, una distanza più che sufficiente a colpire Tel Aviv.

Ma le tecnicaglie non sono abbastanza spaventose: sono state organizzate dimostrazioni della potenza distruttiva dei missili, sono state scattate della foto. Evidentemente non si sono rivelate troppo impressionanti: le guardie rivoluzionarie iraniane hanno messo mano alle immagini. Quattro razzi si librano all’unisono dalle rampe di lancio a solcare il cielo terso. Ma sono tre i missili che hanno scosso il deserto iraniano, e le dense nubi di fumo e polvere sollevate dagli ordigni sono state molto meno minacciose di quanto mostrano le foto.

L'immagine smascherata

Uno dei missili è un semplice artificio, è un copiaincolla di ritagli ricavati dall’immagine degli altri missili. Le nubi di polvere che circondano la rampa di lancio sono perfettamente sovrapponibili nel caso di due dei razzi. Agence France Press è rimasta atterrita dall’immagine e vi ha dato spazio a condimento del report relativo alle tecnologie militari sviluppate in Iran. All’agenzia di stampa sono seguiti innumerevoli altri media: la foto delle testate iraniane hanno fatto il giro del mondo in prima pagina.

Ma la sofisticazione non è sfuggita all’occhio dei netizen, memori di precedenti aggiustamenti fotografici in cui si sono cimentate le autorità iraniane e non solo : le segnalazioni si sono rincorse di post in post .

L'immagine originale

AFP ha provveduto a rimuovere l’immagine artefatta adducendo le proprie motivazioni, spiegando che “il secondo missile da destra è stato apparentemente aggiunto con un ritocco digitale per coprire l’immagine di un altro missile a terra che potrebbe aver fallito la fase di test”. Gli altri media della rete, con poche eccezioni , si sono liberati del fotoritocco. Le prime pagine dei giornali cartacei stanno avvizzendo colorate da un clamoroso falso.

Alfonso Maruccia

(fonte immagini: qui e qui )

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Pubblicato il
11 lug 2008
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