Intel, l'Europa cova nuove accuse

Intel, l'Europa cova nuove accuse

Nei prossimi giorni l'antitrust potrebbe formalizzarle: Intel avrebbe dissuaso i rivenditori dall'offrire prodotti dei concorrenti. Le anticipazioni del Wall Street Journal
Nei prossimi giorni l'antitrust potrebbe formalizzarle: Intel avrebbe dissuaso i rivenditori dall'offrire prodotti dei concorrenti. Le anticipazioni del Wall Street Journal

Intel sta celebrando l’ottimo andamento del rapporto trimestrale. Ma su Santa Clara pare si stiano addensando nubi minacciose: il chipmaker potrebbe dover rispondere di nuove accuse di fronte all’antitrust europeo.

La sede del chipmaker A snocciolare qualche anticipazione riguardo a ciò che potrebbe avvenire nei prossimi giorni è il Wall Street Journal : sono persone ben informate dei fatti a riferire che la Commissione Europea sta meditando di indagare sulle pratiche commerciali che Intel avrebbe adottato nei confronti dei rivenditori europei .

Non solo Intel avrebbe praticato sconti succulenti agli assemblatori perché preferissero montare componenti del chipmaker piuttosto che quelli dell’eterna rivale AMD: la Commissione Europea, spiega il Journal , vorrebbe fare chiarezza sulla presunta abitudine di Intel di dissuadere i rivenditori dal commercio di macchine equipaggiate con materiale fornito dalla concorrenza . Intel, chiamata dalle autorità europee a giustificare le politiche di sconti adottate nei confronti dei produttori, si era difesa portando a testimonianza il fatto che dei tagli sui prezzi a monte avrebbero contribuito a mantenere bassi i prezzi per il consumatore finale. Se la Commissione dovesse dimostrare che Intel si è rivolta ai rivenditori per escludere la concorrenza, potrebbe impugnare una prova inconfutabile del fatto che i comportamenti di Intel siano volti a schiacciare i competitor, senza alcuna attenzione per i diritti dei consumatori.

Sono anni che l’Europa indaga sulla posizione di Intel, sono anni di denunce e di strenue difese , di blitz e ispezioni condotte anche presso le sedi dei retailer, per indagare sull’integrità dei rapporti commerciali che intrattengono con il chipmaker. Parallelamente a quanto avvenuto sul fronte europeo, il colosso di Santa Clara ha subito gli affondi dei competitor anche presso le autorità giapponesi , coreane e statunitensi .

Se il Wall Street Journal ha dato voce a fonti ben informate, le nuove accuse dell’antitrust europeo potrebbero sorprendere Intel nel pieno dei festeggiamenti: Intel mantiene la sua fetta di mercato dell’80 per cento, il valore globale delle entrate per il secondo trimestre del 2008 è pari a 9,5 miliardi di dollari, una cifra in crescita del 9 per cento rispetto al periodo corrispondente dello scorso anno, in crescita su tutti i mercati ai quali Intel si rivolge. A Santa Clara, informati dal quotidiano statunitense delle prossime mosse dell’antitrust europeo, non mostrano segnali di turbamento: “Stiamo continuando a cooperare e proprio non sappiamo cosa farà la Commissione – ha dichiarato il portavoce di Intel Chuck Mulloy – riteniamo di operare entro i termini della legge”.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
17 lug 2008
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