PI Hardware/ Foxconn Blackops, là dove mai nessuno prima

PI Hardware/ Foxconn Blackops, là dove mai nessuno prima

di F. Piccirilli e M. Regidore (PcTuner) - Foxconn Blackops è la motherboard che gli appassionati di overclock estremo stavano aspettando. Sono davvero tecnologie innovative e prestazioni uniche? Ecco cosa dicono i test
di F. Piccirilli e M. Regidore (PcTuner) - Foxconn Blackops è la motherboard che gli appassionati di overclock estremo stavano aspettando. Sono davvero tecnologie innovative e prestazioni uniche? Ecco cosa dicono i test

Foxconn nell’ultimo anno ha investito molto per il rilancio dei suoi prodotti, specialmente nel settore overclock, coinvolgendo i più grandi nomi a livello mondiale nel progetto Quantum Force Scholarship.
Dalle idee di questi esperti sono nate delle schede madri uniche e molto affidabili, in grado di poter esprimere le loro potenzialità in ogni condizione d’utilizzo, regalando grosse soddisfazioni ai semplici appassionati come agli overclocker più incalliti.
Tutti i prodotti della linea Quantum Force offrono dotazioni uniche e caratteristiche di funzionamento attualmente ineguagliabili da prodotti della concorrenza.
Foxconn Blackops è il modello di punta di questa serie, con prestazioni e dotazione mai viste prima su una motherboard. Fin dal primo sguardo infatti, la confezione ed il bundle fornito denotano l’estremo impegno che è stato messo nella realizzazione di questo prodotto.

Focconn Blackops
Focconn Blackops

La dotazione è molto completa, comprendente tutto il cablaggio necessario per il sistema, non manca di elementi insoliti ma particolarmente apprezzati come una ventola da 120mm a LED blu, più relativa staffa d’aggancio per il raffreddamento supplementare delle moderne schede video; un’altra ventola da 60mm per il chipset; staffa con due porte USB 2.0 più una Mini USB da montare sul retro del PC; raccordi di collegamento per i tubi di raffreddamento a liquido del chipset sia da 10mm sia da 12mm, contenitore per la raccolta dell’azoto, sempre per il chipset, in caso di un utilizzo estremo della mainboard. Da non dimenticare i sistemi Quantum Flow per il raffreddamento aggiuntivo della zona dedicata alle VGA, e Quantum Lap, un pratico banchetto per assemblare la motherboard anche al di fuori del PC. Completano il bundle tutta una serie di adesivi e fascette, oltre agli immancabili manuali e CD d’installazione.

Insomma, niente è lasciato al caso, fornendo all’utente una dotazione di serie incredibile e adeguata a tutte le esigenze.

Focconn Blackops

Caratteristiche tecniche – Foxconn Blackops
Processori supportati Intel® Core?2 Quad, Core?2 Extreme, Core?2 Duo, Pentium® Dual-Core, Pentium® Dual-Core e CPU a 45nm, Socket T (LGA775)
Chipset Intel® X48 + ICH9R
FSB 2000(oc)/1600/1333/1066/800 MHz
Memoria Dual channel DDR3 1600/1333/1066/800/667 x 4 DIMM, Max. 8GB
PCI 3x PCIe 2.0 x16, 3x PCI
IDE 1x ATA 133
Serial ATA (SATA)/RAID 6x SATA2 + 2x eSATA / RAID 0, 1, 5, 10; Intel® Matrix storage technology e Intel® Rapid Recover Technology
Audio scheda audio SONAR, Realtek® ALC885, 7.1 canali
LAN Dual Gigabit LAN by Broadcom
Formato ATX

La Blackops è costruita attorno al nuovo chipset Intel X48, ed utilizza moduli di memoria con tecnologia DDR3 fino a un massimo di quattro banchi per un totale di 8GB. Viene supportato l’Intel XMP (eXtreme Memory Profile), che identifica uno standard che permette alle DDR3 di essere impostate facilmente in overclock senza il bisogno di interventi nel BIOS da parte dell’utente.

Come la controparte di NVIDIA denominata EPP2.0, il protocollo XMP estende l’SPD (Serial Presence Detect) presente nella EPROM dei moduli di memoria, inserendovi ulteriori informazioni sui timing di funzionamento.
Grazie a questo protocollo quindi, il BIOS della mainboard imposta i timing operativi delle memorie in maniera automatica, preservando cosi ogni possibilità d’errore nella configurazione del sistema.

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La scheda supporta la tecnologia multi-GPU ATI CrossfireX, permettendo di pilotare configurazioni video molto potenti, grazie alla presenza di ben tre slot PCI Express in modalità x16, questa configurazione garantisce cosi una compatibilità fino a tre schede video a singola GPU e due a doppia GPU, come l’imminente HD4870X2.

L’alimentazione della CPU avviene tramite un sistema digitale Volterra ad otto fasi PWM, che rende la Blackops in grado di gestire oltre 200 ampere di potenza sulla linea del processore, una soluzione che attualmente non ha rivali, risultando la migliore vista nel settore.

I condensatori utilizzati su tutta la mainboard sono di tipo a stato solido con involucro in alluminio, le induttanze sono in ferrite con involucro isolato.

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Una delle caratteristiche più vistose della Blackops è di avere un innovativo quanto efficace sistema di dissipazione chiamato 4in1 Quantum Cooler.

Due heatpipe partono dalla zona del northbridge fino alle due estremità della scheda, ovvero, alla zona del southbridge ed a quella delle fasi d’alimentazione, convogliando il calore prelevato verso la parte centrale del radiatore.

La particolare versatilità del Quantum Cooler permette di poter dissipare il tutto utilizzando sia il convenzionale raffreddamento ad aria sia il più efficace sistema a liquido, fino ad arrivare ad un utilizzo estremo con gas inerti di grande potenza refrigerante come l’azoto.

Ricordiamo però che quest’ultimo tipo di raffreddamento è consigliabile solo all’utenza più esperta, dato che l’utilizzo dell’azoto liquido prevede una certa conoscenza in materia di refrigerazione e, cosa più importante, l’adozione di norme di sicurezza adeguate, dato che si tratta di un elemento molto pericoloso se usato in maniera impropria o da persone inesperte.

Focconn Blackops

Vediamolo nel dettaglio. Il Quantum Cooler si compone di base di un corpo radiante in rame, con la parte centrale alettata, al quale poi si possono aggiungere altri componenti. Può essere utilizzato così com’è oppure con una ventola sopra per ottenere un classico sistema di raffreddamento ad aria. Montando il waterblock in dotazione, può essere integrato in un impianto a liquido, e per i più esigenti in termini di prestazioni può essere rimpiazzato da un tolotto per avere una dissipazione del calore veramente senza limiti. Quattro soluzioni da scegliere per altrettanti tipi d’utenza, da chi si accontenta di avere un’ottima motherboard senza per forza cercare prestazioni esagerate, fino a coloro che non accettano compromessi e pretendono il meglio disponibile sul mercato.

Focconn Blackops

Non potevano mancare i pulsanti di accensione, spegnimento e reset della mainboard direttamente integrati nel PCB della scheda, dotata anche di un pratico LED di diagnosi per gli errori in fase di boot.
La Blackops inoltre ha un doppio bios per avere tutta la sicurezza possibile in fase di aggiornamento. In caso di guasto della EPROM, si può quindi scegliere quale ROM abilitare al boot, in modo tale da poter sempre avviare la macchina in attesa della sostituzione del chip di memoria guasto.

Focconn Blackops

Nella parte posteriore della mainboard troviamo presenti: 2 porte PS/2 per mouse e tastiera; i 6 connettori audio della scheda SONAR; un S/PDIF coassiale ed uno in fibra ottica, entrambi in uscita; una IEEE1394a; 2 connessioni eSATA; 6 USB 2.0; 2 porte RJ45 per la rete LAN.

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Il chipset adottato è l’ultimo nato di casa Intel, ossia l’X48, evoluzione del precedente X38.
Come possiamo facilmente vedere dall’immagine seguente, l’X48 in realtà non aggiunge niente di nuovo al vecchio modello, se non il supporto nativo per DDR3 a 1600 MHz di frequenza operativa.

Focconn Blackops

L’impiego di una frequenza di 1600 MHz per le memorie, garantisce una banda passante di 12,8 GB/s contro i 10,6 GB/s di X38. Sebbene dallo schema del chipset sembri che il supporto per le RAM sia limitato alle DDR3, esistono anche motherboard che utilizzano l’X48 in abbinamento alle più diffuse DDR2. Se l’MCH differisce dal precedente per la possibilità di utilizzare ufficialmente memorie più veloci, il southbridge invece rimane esattamente lo stesso di X38, troviamo ancora l’ICH9, dato che si è scelto di implementare il suo successore, l’ICH10, solo sui chipset Eaglelake appartenenti alla famiglia P (P45 e P43) e G (G45 e G43).

Sostanzialmente quindi l’X48 non porta nessuna delle migliorie che si sperava inizialmente, essendo in pratica una “versione due” dell’X38.

Anche prestazionalmente non cambia nulla, i test hanno fatto registrare risultati del tutto simili a quelli ottenuti col chipset precedente. L’unico vantaggio si fa notare solo a frequenze molto al di sopra di quelle standard: in overclock spinto infatti l’X48 si dimostra più stabile del vecchio X38, garantendo la possibilità di impostare voltaggi minori, anche se di poco, sulla CPU e sul northbridge.

È tuttavia vero che questi miglioramenti possono essere imputabili anche a BIOS più accuratamente progettati e non è escluso che col passare del tempo anche X38 raggiunga una maturità tale da eguagliare questi risultati.

Intel quindi tradisce le aspettative che si avevano per questo nuovo chipset, proponendo solo un aggiornamento di X38, che non porta con sè benefici tali da giustificare il passaggio alla architettura X48. Solo gli overclocker più incalliti potranno sfruttare le lievi migliorie apportate, per tutti gli altri il vantaggio è praticamente nullo. Il BIOS della Blackops è sviluppato sul classico Award Phoenix, la sua configurazione è molto semplice ed intuitiva, ma differisce per alcuni dettagli rispetto alla soluzione standard implementata sulla maggior parte delle motherboard.

Focconn Blackops

Innanzitutto troviamo lo speciale menu Quantum Bios, che permette di regolare nei minimi dettagli ogni parametro di funzionamento della scheda, al fine di ottenere prestazioni estreme in overclock.
Da notare, in particolare, la possibilità dell’overclock delle fasi in modalità manuale o automatica, nonché il sottomenù molto dettagliato riguardante i divisori delle RAM.

Focconn Blackops

Per i più esperti, le impostazioni configurabili sulla Blackops sono davvero tante e permettono una configurazione certosina di ogni minimo componente per ottenere le massime performance da questa scheda.

In particolare, notiamo la completezza del menù di configurazione delle RAM, dove è possibile variare dettagli sconosciuti alla maggior parte dell’utenza, ma che risultano molto interessanti per gli overclocker esperti.

Focconn Blackops

La parte relativa ai voltaggi non è da meno, oltre a fornire informazioni molto dettagliate, troviamo possibilità di modifica praticamente su qualsiasi cosa venga coinvolta dal sistema d’alimentazione della motherboard.

Focconn Blackops

Ma sulla Blackops prestazione fa rima con sicurezza, come è possibile intuire dal completo e funzionale schema riassuntivo sulle condizioni del sistema, che monitora costantemente lo stato di ogni suo componente.

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La vocazione all’overclock estremo di questa motherboard si evince da molti particolari all’interno dei menu, aventi impostazioni veramente al limite dell’immaginabile, come ad esempio la possibilità di gestire il boot in caso di cold bug (fenomeno che si verifica in genere al di sotto dei -100°C su alcune CPU), segno che si è pensato a tutto quando si è progettato questa scheda, in particolare a coloro i quali intendono usarla per ottenere prestazioni da primato con l’ausilio di sistemi di raffreddamento estremi.

Per un ulteriore approccio più tecnico alle impostazioni del BIOS, finalizzato ad ottenere il massimo da questo modello, vedi anche il Forum Foxconn Blackops – Guida tecnica .

Configurazione di prova
CPU Intel Core 2 Duo E8500 C0
Dissipatore Ybris A.C.S.
Motherboard Foxconn Blackops X48
RAM 2GB DDR3 Kingston KHX14400
VGA Zotac 9800GX2
Driver 163.67 + 174.74
HDD Western Digital WD5000AAKS
Sistema operativo Windows XP SP2 + Windows Vista SP1

Per il raffreddamento della CPU abbiamo optato per un sistema a liquido basato sul waterblock Ybris A.C.S.

I benchmark utilizzati nei test sono stati:
Everest 4.50.1330 : per valutare gli aspetti specifici della memoria come larghezza di banda e latenza, oltre che per avere dei valori di riferimento per effettuare una comparativa tra le varie impostazioni.

SuperPI 1.5 : sia per testarne la stabilità che per studiare il comportamento della RAM abbinata al chipset della motherboard ed al processore. I test a 1M sfruttano in gran parte la CPU mentre, man mano che si sale, fino ad arrivare ad 8M, il parametro fondamentale passa dalla cache al bus di sistema nel trasferimento di dati in memoria.

7Zip 4.57 : impegna la CPU e l’FSB al fine di ottenere le massime prestazioni, quindi a maggiore potenza di questi componenti si riscontreranno migliori valori restituiti.

SPECviewperf 10 è un benchmark professionale che misura le performance del sistema nel rendering 3D in OpenGL, sfruttando i motori reali delle più famose applicazioni di tipo CAD/CAM/CAE come 3DSMax, Maya, Pro/ENGINEER 2000, Unigraphics V17, IBM Data Explorer, Intergraph DesignReview.

HD Tune 2.55 viene usato per misurare le prestazioni dell’hard disk e per valutare come quest’ultimo interagisca con la scheda madre.

La suite completa dei 3DMark è utilizzata per fornire uno sguardo d’insieme sulla stabilità del sistema e su come i componenti interagiscono tra loro.

3DMark 2001 sfrutta particolarmente la frequenza di funzionamento della CPU e l’efficienza del chipset, con una percentuale di miglioramento anche in base alla frequenza di funzionamento della RAM.

3DMark 2003 utilizza totalmente l’acceleratore grafico, tralasciando l’apporto dato dal resto dei componenti del sistema.

3DMark 2005 è il primo test che utilizza sia il comparto grafico sia la potenza della CPU; non sfrutta le capacità multi-thread ma solo la pura frequenza di funzionamento del processore. Una configurazione in doppia VGA, permette di ottenere dei discreti margini di miglioramento.

3DMark 2006 trae beneficio dall’utilizzo delle CPU multi-core, ma è fondamentale anche la VGA per ottenere un buon risultato. Nella valutazione effettuata da questo test, il numero di schede grafiche e di processori, assieme alla loro frequenza di funzionamento, influiscono sul punteggio finale.

3DMark Vantage è l’unico test compatibile DirectX10, il suo punteggio è dato sulla base del modello e del numero di GPU utilizzate, supporta l’ottimizzazione multi-core e una parte dei test viene impiegata per i calcoli d’ accelerazione della fisica.

Aquamark3 permette di valutare l’efficienza di chipset, CPU e RAM, il suo punteggio risulta influenzato pesantemente dalle prestazioni complessive, occorre un sistema bilanciato e veloce per poter raggiungere le sue massime performance.

Non mancano all’appello le prove con giochi di ultima generazione come Crysis 1.20 e World in Conflict, per valutare il sistema anche con applicazioni pratiche comuni in ambito domestico. Per analizzare il funzionamento del controller di memoria abbiamo utilizzato il programma Everest 4.50, impostando una frequenza compresa tra i 3150 e i 3200MHz sulla CPU in modo da evidenziare maggiormente la reale influenza del Front Side Bus verso la banda totale delle RAM.

In ogni test abbiamo utilizzato tre configurazioni: la prima con CPU a 333×9.5, DDR3 a 1333MHz CAS 6-5-5-15; la seconda con CPU 400×8, DDR3 a 1600MHz CAS 7-7-7-20; infine l’ultima con CPU 450×7 e DDR3 1800MHz CAS 7-7-7-20. Ogni prova è stata eseguita sia con Command Rate 1T che 2T.

Come possiamo notare dai grafici, la Blackops, come la maggior parte delle piattaforme Intel, riesce ad esprimere il meglio della sua banda in concomitanza con una frequenza di FSB elevata.

Il bus a 450MHz sulla CPU ha permesso di ottenere un ottimo risultato di 10318 MB/s in lettura e oltre 9845 MB/s in fase di copia; anche i 9553MB/S in scrittura segnano un notevole vantaggio nelle prestazioni totali del sistema.

Da questa prima analisi del sistema vediamo concretizzata la teoria secondo la quale, in una moderna microarchitettura Intel, le massime prestazioni vengono raggiunte con un FSB adeguato alla frequenza operativa delle memorie.

Per poter portare in overclock un modulo di memoria DDR3 a 1800MHz, dobbiamo quindi essere in possesso di una CPU che possa raggiungere almeno un FSB di 450MHz. Nel nostro caso la Blackops si sposa perfettamente con questo concetto, essendo nata per garantire frequenze di funzionamento di oltre 550MHz in overclock.

Passiamo a valutare l’efficienza della banda di memoria e della CPU con il programma SuperPi. Quando le dimensioni di calcolo superano l’ampiezza della cache della CPU, diventa fondamentale la banda passante verso la memoria di sistema. Per questo nel test a 8M, maggiore sarà la banda totale a disposizione, migliori saranno le performance complessive. Vediamo come si comporta la Blackops.

Da quest’ultima serie di test si nota come l’efficienza della banda di memoria cresce all’aumentare della frequenza operativa della memoria e dell’FSB, i tempi al Super PI ne sono la prova: con le DDR3 a 1800MHz la Blackops abbassa i suoi tempi di quasi 3 secondi rispetto alla configurazione a 1600MHz. 7Zip permette una misurazione dell’efficienza della gestione della CPU da parte della mainboard. Questo test è influenzato maggiormente dal numero di core presenti e dalla loro velocità, le RAM in questo caso hanno un ruolo marginale sui valori che vengono restituiti. Anche stavolta proviamo le tre impostazioni che avevamo usato nei test sulla memoria, ossia CPU a 333, 400 e 450MHz con RAM rispettivamente a 1333, 1600 e 1800MHz.

Vediamo come l’aumento del bus ha un ruolo marginale sulle prestazioni complessive; risulta di primaria importanza invece la frequenza del processore, direttamente proporzionale all’aumento di performance.
Passiamo ad una prova molto impegnativa per l’hardware del PC, il test di rendering e modellazione effettuato con SPECviewperf 10, in grado di spremere fino in fondo la potenza del sistema.

Effettuato il test sia a 333MHz che a 450MHz, notiamo come ai già buoni risultati con FSB più basso, si affiancano punteggi molto interessanti al crescere della frequenza. Il divario prestazionale tra 333 e 450MHz è notevole, specie in alcuni frangenti dove si assiste ad un miglioramento nell’ordine del 5/6%.

Analizziamo infine i risultati del sottosistema di memorizzazione, tramite il benchmark HD Tune 2.55.

Le prestazioni qui sono evidenziate dall’ottimo Raptor da 74GB di Western Digital, ma quello che ci interessa è verificare la bontà del bus e del controller RAID della motherboard. Per questo abbiamo effettuato due prove per compararne i risultati. In configurazione singola, la scheda di Foxconn ha fatto registrare punteggi degni di nota, ma comunque nella media per questo hard disk. L’unica cosa da segnalare è la ridotta percentuale di utilizzo della CPU, che si attesta all’1,30%.

Impostando invece un sistema RAID 0, vediamo crescere questa percentuale al 4,60%, sempre bassa ma che comunque quasi quadruplica quella registrata in precedenza. Rimane sostanzialmente invariato, come era lecito aspettarsi, il Burst Rate, fermo sulla soglia dei 114 MB/s. I valori di trasferimento minimo, medio e massimo, vengono praticamente raddoppiati rispetto alla configurazione con hard disk singolo.
L’ultima serie di test è rivolta a valutare l’efficienza e la stabilità di sistema: sono stati utilizzati la suite completa dei 3Dmark e Aquamark3, simulando un uso intensivo del PC lanciando varie istanze di ogni programma in successione, per circa 4 ore consecutive di test.

Aquamark3 permette di valutare se il sistema che è stato assemblato è ben bilanciato, dato che i suoi risultati sono influenzati in egual misura da tutti i componenti del PC.

Dai test è emerso un valore di 232072, ottenuto impostando il processore a 450×8 e le DDR3 a 1800MHz PL7 CAS 7-7-7-20. Tale punteggio esprime un equilibrio pressoché perfetto tra la banda passante e la frequenza operativa della CPU.
Passiamo a valutarne adesso in particolare le doti grafiche, mantenendo le stesse impostazioni precedenti ed utilizzando la Zotac 9800GX2 con frequenza di 730/1880/1100.

Dall’ultima serie intensiva di test, la Blackops si è rivelata stabile è veloce oltre ogni più rosea aspettativa, permettendo di ottenere punteggi d’assoluto rilievo. La suite dei 3DMark ribadisce l’impressione avuta inizialmente su questa motherboard: il modello di Foxconn, più di ogni altra scheda provata fino ad oggi, è capace di garantire prestazioni velocistiche estreme.

È giunto il momento di vedere come si comporta con giochi di ultima generazione come Crysis e World in Conflict, una prova nella quale la motherboard ha un ruolo piuttosto marginale, ma che potrebbe alterare i risultati a seconda della sua efficienza.

Con entrambi i giochi, le prestazioni sono più che buone: sia a 1680×1050 che a 1280×1024 il frame rate risulta sempre ben oltre la soglia che potremmo considerare limite dell’accettabile. Con Crysis, impostando i dettagli su Very High, la perdita di velocità è evidente ma comunque i punteggi si dimostrano buoni.

Con World in Conflict, anche impostando i filtri, non si avverte quello stesso calo che avevamo visto in precedenza, essendo il suo motore grafico meglio strutturato e meno pesante da gestire. Anche in quest’ultimo test non possiamo non notare come le prestazioni della Blackops non vengano limitate neanche dai programmi più avidi di risorse, dimostrando ancora una volta le sue ottime caratteristiche in ambito di stabilità e overclockabilità. Non potevamo esimerci dal provare questo modello fino al limite massimo. Per questo ci siamo avvalsi di un sistema di raffreddamento ad azoto liquido (LN2) e affidato la motherboard alle sapienti mani dello Shark OC Team, gruppo interno di PcTuner composto da esperti overclocker che hanno saputo tirare fuori tutte le potenzialità della Blackops.

I risultati sono stati strabilianti. La Blackops in questa sessione ha segnato fin da subito prestazioni ai massimi livelli, permettendo di raggiungere l’attuale record mondiale di FSB in configurazione di memoria a doppio canale, di ben 635MHz, ossia 2540MHz di Front Side Bus, facendo raggiungere alla CPU E8500, i 6038,25 MHz.

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Tutta questa potenza ha permesso alla scheda video 9800GX2, raffreddata ad aria, di raggiungere fin da subito punteggi da peso massimo, permettendo alla nostra VGA di attestarsi nelle prime posizioni in classifica mondiale.

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Questi punteggi sono stati ottenuti solo grazie alla particolarità di questa scheda madre che, merito del raffreddamento del chipset ad azoto liquido, ha letteralmente annichilito ogni prodotto della concorrenza.

La mainboard è risultata stabile per più sessioni di test svolte durante l’arco della giornata, per un totale di quasi 6 ore di prove prolungate sotto LN2: nessun’altra motherboard prima d’ora aveva premesso un simile risultato.

Il lavoro fatto dai progettisti di Foxconn, senza dimenticare il contributo di coloro i quali si sono prestati per testare la Blackops ai limiti delle sue capacità di overclock, è stato veramente impareggiabile, tant’è che la stessa casa produttrice ha deciso di ringraziarli pubblicamente sulla scatola del prodotto.

Focconn Blackops

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La Blackops è sicuramente al primo posto assoluto per le prestazioni dimostrate da una motherboard con chipset Intel. Si è rivelata stabile e veloce oltre ogni aspettativa, permettendo di raggiungere frequenze elevatissime in overclock.

La dotazione, l’efficace sistema di raffreddamento del chipset 4in1, lo speciale Quantum BIOS, sono tutti componenti che attualmente non hanno rivali e rispecchiano l’impostazione molto tecnica di questa scheda.

La complessità d’utilizzo di questo prodotto lo relega sicuramente ad un segmento di nicchia del mercato, quello degli overclocker estremi. Anche se la Blackops fornisce tutto il necessario per raggiungere frequenze da primato, gran parte del lavoro rimane a carico dell’utente, che deve trovare la configurazione ottimale per il proprio sistema.

Per chi è alle prime armi, ma vuole lo stesso cimentarsi nel confronto con questa scheda per spingersi ai limiti del proprio sistema, consigliamo la lettura della relativa guida nel nostro forum.

Gli utenti più esperti invece, non avranno problemi e rimarranno di certo molto soddisfatti dalla Blackops.
Il prezzo di 319€ non è certo definibile popolare ma, vista l’eccezionale dotazione e le caratteristiche tecniche di rilievo, risulta comunque adeguato per questo modello.

La Foxconn Blackops merita a pieno diritto il nostro Award come miglior prodotto del suo genere e per le elevate prestazioni dimostrate nei test.

Focconn Blackops: là dove nessuno è mai giunto prima

a cura di Federico Piccirilli e Marco Regidore
PcTuner

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Pubblicato il
18 lug 2008
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