Apple tra Jobs, promesse e nuovi clonatori

Apple tra Jobs, promesse e nuovi clonatori

Risultati stellari per il terzo quarto del 2008. Ma su tutto aleggiano le ombre sulla salute di Jobs. Solo un nuovo prodotto potrà salvare la mela? Intanto arriva un nuovo clonatore, produce computer Apple senza Apple
Risultati stellari per il terzo quarto del 2008. Ma su tutto aleggiano le ombre sulla salute di Jobs. Solo un nuovo prodotto potrà salvare la mela? Intanto arriva un nuovo clonatore, produce computer Apple senza Apple

Se ne era parlato al WWDC, e se ne è tornato a parlare ieri dopo che Apple ha comunicato i suoi risultati per il terzo trimestre 2008. Come sta Steve Jobs ? Le sue condizioni di salute potrebbero minare il futuro di Apple? In fin dei conti, la sua presenza sul palco e negli uffici della mela è davvero indispensabile per garantire successo a ciò che produce?

I risultati del Q3 , va detto subito, sono più che lusinghieri : con un più 38 percento rispetto all’analogo periodo 2007, l’azienda di Cupertino fa registrare un fatturato di quasi 7,5 miliardi di dollari , con un utile netto che supera il miliardo. Merito soprattutto dei 2,5 milioni di Mac venduti, e degli oltre 11 milioni di iPod finiti nelle tasche della clientela, mentre sono più contenuti i successi di iPhone che si ferma poco oltre quota 700mila.

Ed è proprio Steve Jobs ad annunciare “il miglior trimestre di giugno nella
storia di Apple sia in termini di fatturato e utile”. Se ciò non bastasse, alla Apple hanno anche “stabilito un nuovo record per le vendite Mac”, ritengono di avere in serbo “un vero asso con il nostro nuovo iPhone 3G”, e sono concentrati “nell’ultimare alcuni altri meravigliosi nuovi prodotti da lanciare nei prossimi mesi”.

Quali saranno questi nuovi prodotti ? In molti scommettono su nuovi iPod o nuovi Mac: le considerazioni del CFO di Cupertino, Peter Oppenheimer, sugli utili del quarto trimestre fanno pensare ad un leggera flessione, tale da giustificare l’introduzione di novità in una delle due categorie, ma non in entrambe. Voci che non hanno bisogno di trovare conferma, visto che è lo stesso Oppenheimer a spiegare che tra settembre e ottobre Apple vivrà una “transizione di prodotto” nella sua offerta tale da giustificare questa contrazione.

Novità in vista dunque. Eppure, la risposta di Oppenheimer ad una domanda sulla salute di Steve Jobs ha lasciato gelati sul posto parecchi investitori: “La salute di Steve è una faccenda privata – ha risposto secco al quesito posto da un giornalista durante la conferenza stampa – Comunque, non ha nessuna intenzione di lasciare Apple. Steve ama Apple”. Già in passato le condizioni fisiche di Jobs erano state avvolte dal più stretto riserbo fino a scoprire che aveva rischiato grosso , e questa nuova alzata di scudi sembra abbia scosso anche gli analisti finanziari dal cuore più saldo.

Nonostante un prodotto appena lanciato , pare con buon successo , nonostante profitti da record e altre novità all’orizzonte, il titolo Apple ha aperto la seduta in borsa cedendo quasi 10 punti . Al momento (ore 21:50), il titolo fa segnare comunque una cifra in rosso, anche se la perdita si assesta sul quattro e mezzo per cento, in controtendenza con l’indice NASDAQ che marca un segno più.

A preoccupare non è certo l’attuale e la futura offerta sia nel comparto musicale che in quello computer, come detto e ribadito dai numeri saldamente in crescita. E di certo il fiorire di cloni non causerà che qualche trascurabile strascico legale per i manager di Cupertino.

Quello che semmai lascia sulle spine gli analisti è la mancanza di un chiaro sostituto pronto a prendere le redini di Apple in caso Jobs dovesse, nolente o volente, farsi da parte. Su Cult of Mac si ipotizza un periodo di transizione, piuttosto che una semplice successione al vertice: un lento crescere di “apprendisti” di Jobs pronti a rimpiazzarlo gradualmente nei suoi molti compiti, che sono di stratega e uomo immagine e non quelli di un CEO tradizionale. Prima di lui , il suo ormai ex-arcirivale Bill Gates ha saputo e voluto lasciare spazio ad altri : farà Steve altrettanto?

Luca Annunziata

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Pubblicato il
23 lug 2008
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