UK, robot contro i clandestini

UK, robot contro i clandestini

Droni di confine a caccia, di uomini e non solo, di tutto ciò che è considerato pericoloso per il Regno Unito. Si infileranno sotto i mezzi in transito senza paga e senza orari
Droni di confine a caccia, di uomini e non solo, di tutto ciò che è considerato pericoloso per il Regno Unito. Si infileranno sotto i mezzi in transito senza paga e senza orari

Il robot a quattro ruote si chiama “Hero”, costa 15mila dollari e ha la missione di infilarsi sotto auto e mezzi vari al controllo delle frontiere inglesi . Lo costruisce BAE Systems , società già impegnata a contratto con la Difesa USA in uno dei progetti di micro-robotica più ambiziosi di sempre.

Hero è equipaggiato con luci e videocamere ad alta risoluzione, ed è attualmente in fase di testing in un solo posto di controllo con lo scopo preciso di individuare i clandestini capaci di legarsi sotto il corpo di un autocarro pur di passare il confine e approdare nel Regno Unito.

Il governo inglese sarebbe comunque orientato a un’adozione del drone su più vasta scala, anche in virtù della possibilità di equipaggiarlo con sensori aggiuntivi quali quelli per l’individuazione del battito cardiaco, di materiali chimici, biologici, radiologici o anche nucleari che si provasse a far passare illegalmente nel paese. Hero dovrebbe servire a evitare episodi come quello recentemente venuto alla ribalta, con un gruppo di clandestini nascosti su un veicolo dell’esercito che erano riusciti a farla franca alle frontiere.

I funzionari di BAE sottolineano come l’adozione di simili dispositivi sia oramai imperativa in situazioni ad alto traffico come quella delle frontiere inglesi , dove oltre 10mila veicoli di trasporto merci arrivano ogni settimana attraverso il tunnel sotto il Canale della Manica.

“Un lavoro massacrante, sporco e pericoloso” controllarli tutti, indi per cui Hero dovrebbe rappresentare la scelta ideale per sostituire l’uomo nel gravoso compito. Non è d’altronde una novità, da tempo simili robot sono utilizzati nelle zone di guerra del Medioriente e anche negli USA si fa affidamento su controlli automatizzati e robot per scandagliare i confini del territorio nordamericano.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
24 lug 2008
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