OpenSkills/ Gnu e pinguini nei bilanci di Microsoft

OpenSkills/ Gnu e pinguini nei bilanci di Microsoft

Il report finanziario di Microsoft evidenzia una società in buona salute, che con gli utili derivati dalla vendita di software può tranquillamente coprire le perdite in altri settori. Ma, sulle previsioni future, ci mette becco un pinguino
Il report finanziario di Microsoft evidenzia una società in buona salute, che con gli utili derivati dalla vendita di software può tranquillamente coprire le perdite in altri settori. Ma, sulle previsioni future, ci mette becco un pinguino


Roma – Nei giorni scorsi Microsoft ha depositato presso la SEC (la CONSOB americana) il report finanziario sul terzo trimestre 2002, con tutti i grandi numeri, divisi per settore di attività, che il Gigante ha saputo macinare da luglio a settembre 2002.

Il documento fornisce indicazioni interessanti su come vanno le cose in casa Microsoft e alcuni spunti inaspettati, che non possiamo lasciarci sfuggire.

Nell’ultimo trimestre Microsoft ha fatturato per un totale di 7.746 milioni di dollari, ottenendo utili per 4.050 milioni. Sediamoci. Breve respiro. Rapida conversione su valute per noi più significative: 15.000 miliardi di lire di fatturato trimestrale, 8.000 miliardi di utili.

A parte gli ordini di grandezza di queste cifre, quello che veramente farebbe sbavare anche il più efficiente degli imprenditori brianzoli, è l’altissima percentuale di utile rispetto al fatturato.

Se si analizzano i numeri nel dettaglio, divisi per aree di business, si capisce in fretta cosa in Microsoft rende veramente: la sola vendita di Windows per client produce un fatturato di 2.892 milioni di dollari e un utile di 2.482 milioni. Simili performance vengono anche dalla vendita di pacchetti Office: fatturato di 2.385 milioni, utile di 1.879 milioni. La business unit sulle piattaforme Server, al pari, fattura per 1.523 milioni e genera utili per 519 milioni.

Queste sono le galline dalle uova d’oro, ma vediamo le note dolenti, per così dire.

Nel report sono indicate 7 aree operative, oltre alle 3 citate, le altre operano in perdita: Business Solutions (BCentral, Great Plains e Navision: 107 milioni di fatturato, 68 milioni di perdite), MSN (il portale e il servizio Internet: 531 milioni di fatturato, 97 milioni di perdite), CE/Mobility (Pocket PC, Handheld PC: 17 milioni di fatturato, 33 milioni di perdite), Home&Entertainment (Xbox, giochi e altro software/hardware per mercato consumer: 505 milioni di fatturato, 177 milioni di perdite). Rispetto allo stesso periodo del 2001, quasi tutti questi numeri sono cresciuti: è aumentato il fatturato e sono aumentati utili e perdite nei settori citati.

I detrattori di Microsoft non hanno mancato di far notare che con le entrate che gli sono garantite dalla vendita di software, dove è leader indiscusso del mercato, può finanziare senza patemi attività in perdita in settori che deve ancora conquistare, potendosi permettere, per esempio, di spendere 1,22 miliardi di dollari in marketing e promozioni per le vendite.

È interessante notare come in questo documento, che costituisce un atto pubblico dovuto di trasparenza verso gli azionisti, viene espressamente citato il mondo open source, con considerazioni che evidenziano, ancora una volta, l’attenzione di Microsoft verso quella che viene espressamente considerata una sfida al modello di business dell’azienda: ?la diffusione del movimento open source ? si legge nel documento di Microsoft ? continua a rappresentare un’importante sfida al nostro modello di business?. Una sfida che, secondo Microsoft, potrebbe ?ridurre le vendite dei prodotti dell’azienda e obbligarci ad abbassare il costo dei nostri prodotti?.

L’intero documento si conferma un’interessante lettura anche in alcuni dettagli, a partire dall’indirizzo ufficiale: One Microsoft Way, Redmond, Washington 98052-6399 per arrivare ai disclaimer, degni della miglior EULA, che precedono le firme di Steve Ballmer (CEO) e John G. Connors (Chief Financial Officer).

I numeri di Microsoft restano stratosferici, anzi migliorano, ma se in futuro dovessero ridimensionarsi probabilmente molti consumatori ne sarebbero contenti: per “colpa” di un pinguino e uno gnu, pagherebbero meno il loro Windows.

Alessandro Franceschi
OpenSkills.info

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Pubblicato il
20 nov 2002
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