iPhone, file fantasma e primi problemi

iPhone, file fantasma e primi problemi

In Polonia ricorrono alle comparse per allungare la fila. Negli USA monta la protesta sulle prestazioni del cellulare made in Cupertino. E dire che Apple, con nuovi iPod in arrivo, non avrebbe bisogno di questi mezzucci
In Polonia ricorrono alle comparse per allungare la fila. Negli USA monta la protesta sulle prestazioni del cellulare made in Cupertino. E dire che Apple, con nuovi iPod in arrivo, non avrebbe bisogno di questi mezzucci

Roma – Il mese di agosto si avvia verso la fine con lo stesso ritornello del suo inizio: code davanti ai negozi per acquistare il nuovo iPhone 3G, qualche mugugno su alcune prestazioni non proprio all’altezza, ma ampio spazio di miglioramento per il cellulare disegnato da Apple in California grazie ai nuovi firmware in arrivo. Le vendite vanno bene e le novità attese per il prossimo mese promettono di fare faville. Se non ci fosse quella nuova minaccia di class action a guastare la festa, andrebbe davvero tutto a gonfie vele.

Certo, non tutte le file sono proprio autentiche. Se in Italia, a parte qualche caso sporadico al centro delle grandi città, non si erano registrati particolari code o assembramenti per il lancio del nuovo iPhone, apparentemente in Polonia l’attenzione e la richiesta del nuovo cellulare sarebbero superiori: diverse file sono state registrate davanti ai negozi dell’operatore francese Orange , che distribuisce il melafonino nel paese dell’est, in occasione del lancio del nuovo terminale lo scorso 22 agosto. Peccato che, hanno ammesso candidamente gli stessi responsabili di Orange, si trattasse per lo più di figuranti pagati per fare presenza.

“Era parte della nostra strategia di marketing – si sono giustificati con la stampa – un’idea partorita da Orange Polonia. L’obiettivo era di riscaldare l’atmosfera attorno al lancio di iPhone”. Per scatenare l’hype attorno al melafonino, alcune decine di comparse sono state ingaggiate e piazzate in fila davanti ad una 20ina dei più importanti negozi Orange in territorio polacco.

Qualche dubbio, tuttavia, agli osservatori era venuto. Nessuna coda davanti ai negozi Era, altro operatore nazionale con l’iPhone nel portafoglio prodotti. Col senno di poi la faccenda appare chiara, ma pone un serio interrogativo sul reale interesse dei consumatori nei riguardi del cellulare di Apple: c’era davvero bisogno di questa messa in scena ? I numeri, almeno a quanto si dice in giro, dicono proprio di no.

Secondo gli analisti, fino ad oggi Apple sarebbe riuscita a piazzare in poco meno di due mesi ben 3 milioni di telefoni nelle tasche della propria clientela. Un risultato tanto più lusinghiero se riconsiderato alla luce del numero di paesi fin qui raggiunti dal melafonino: appena 22, destinati a salire oltre quota cinquanta entro pochi mesi e con la prospettiva di entrare nei promettenti e molto redditizi mercati russi e cinesi entro il prossimo anno.

Con queste premesse, le previsioni di oltre 40 milioni di iPhone 3G venduti entro la fine del 2009 potrebbero non essere poi troppo ottimistiche: BusinessWeek fa inoltre sapere che, secondo fonti non meglio specificate, la stessa Apple si sarebbe mossa per incrementare la produzione di melafonini, così da raggiungere i 40 milioni di unità realizzate entro agosto del prossimo anno. Una scelta giustificata dal buon successo di vendita registrato nelle prime settimane dal suo terminale, che solo nel primo weekend sarebbe riuscito a convincere all’acquisto oltre 1 milione di consumatori.

Detto questo, Apple resta di gran lunga distante dai numeri complessivi di vendita registrati da colossi come Nokia o Samsung . iPhone poi, spiega ancora BusinessWeek , sebbene vanti molte caratteristiche interessanti resta senz’altro un prodotto che conserva comunque dei difetti nonostante il recente aggiornamento estetico e hardware. Uno fra tutti la procedura di registrazione e attivazione, che ha pure stentato nelle prime ore dopo il lancio di luglio, ma anche le polemiche attorno alla piattaforma di sviluppo del software per iPhone non sono certo pubblicità positiva.

A queste note di carattere strategico si unisce la questione delle prestazioni. Sin da pochi giorni dopo il lancio, alcuni utenti – soprattutto statunitensi – avevano segnalato alcuni problemi di ricezione del segnale di terza generazione per il proprio terminale: la causa, secondo le prime diagnosi, sarebbe stata la scarsa qualità delle reti del gestore statunitense AT&T. Ma la diffusione a macchia di leopardo del problema – anche all’interno di grossi centri urbani dove le antenne e le stazioni radiobase sono distribuite con maggiore densità e in modo uniforme – farebbe propendere piuttosto per una partita di chip difettosi.

Risultato: ecco piovere sulla testa di Apple l’ennesima causa sotto forma di class action. A proporre la crociata in tribunale è una consumatrice dell’Alabama , Jessica Alena Smith, infastidita da quelli che definisce “iPhone 3G difettosi” che impediscono di ottenere prestazioni due volte superiori alla generazione precedente, stando a quanto promesso dagli spot passati in TV e sul web. Problemi non sempre risolti dai recenti aggiornamenti firmware del melafonino (e nonostante le rassicurazioni di Apple stessa) che ora spingono Jessica a chiedere la sostituzione di un terminale ritenuto non in perfette condizioni e la liquidazione di non meglio precisati danni materiali . Un altro prodotto Apple che invece ha sempre garantito buona affidabilità, a parte qualche problemuccio di gioventù, è iPod Nano. Quest’ultimo, stando alle voci che circolano da qualche settimana, sarebbe sul punto di essere profondamente rivisto nella forma. Tocca a Kevin Rose , il fondatore di Digg, riaccendere la discussione in merito alla faccenda: sul suo blog, in un videopost spiega di aver ricevuto da fonti certe (ma riservate e anonime) foto e descrizione dei piani futuri di Apple per l’intera linea iPod, e quanto afferma confermerebbe le tesi già proposte da iLounge alla fine di luglio.

Dunque spazio ad un Nano più magro e più alto, con schermo panoramico e un profilo arrotondato , ad un iPod Touch rivisto nell’estetica ma poco o nulla nell’hardware (con l’incognita di un possibile GPS all’orizzonte), ed un nuovo firmware 2.1 di cui dotare quest’ultimo e pure iPhone. Ci sarebbe pronto a partire anche iTunes 8.0 , con nuove caratteristiche che Kevin non rivela, e Mac OS X sarebbe sul punto di integrare i driver per supportare unità Blu-ray che dovrebbero essere montate dai prossimi aggiornamenti di MacBook e MacBook Pro. Ma, soprattutto, il prezzo dei nuovi prodotti sarebbe di gran lunga inferiore al listino precedente , per lasciare spazio ad iPhone nella parte medio-alta del mercato.

Tutto questo dovrebbe trasformarsi in realtà entro un paio di settimane, al massimo entro la fine di settembre. Entro l’autunno dovrebbe essere possibile acquistare un Nano a meno di 100 dollari , ovviamente accontentandosi del modello base che tradizionalmente monta poca memoria e non offre tutta la gamma di colori disponibile nei tagli superiori. Non resta che attendere pochi giorni per verificare. Certo che un taglio deciso dei prezzi dei terminali sarebbe decisamente in linea con le previsioni economiche fatte dalla stessa Apple , in relazione ai risultati attesi per l’ultimo trimestre dell’anno.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
25 ago 2008
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