Un arcobaleno di iPod

Un arcobaleno di iPod

Nella mattina californiana un arzillo Steve Jobs stravolge i propositi natalizi di Apple in fatto di lettori multimediali. Novità anche per iTunes e lo Store, ma c'è qualche assente ingiustificato
Nella mattina californiana un arzillo Steve Jobs stravolge i propositi natalizi di Apple in fatto di lettori multimediali. Novità anche per iTunes e lo Store, ma c'è qualche assente ingiustificato

La questione era troppo importante per dribblarla facendo finta di niente. Così Steve Jobs, all’apertura della conferenza stampa planetaria al Yerba Buena Center di San Francisco, ricicla la celebre frase di Mark Twain: “The reports of my death are greatly exaggerated” ( Le notizie sulla mia morte sono state ingigantite ), si legge sul maxischermo che campeggia sul palco, e un pur smagrito ma energico Steve liquida con un sorriso tutta la faccenda e si butta a capofitto a parlare di musica e iPod. Non necessariamente in quest’ordine.

Jobs scherza sul suo necrologio Si parte con iTunes . Sì, è confermato : la versione 8.0 è in viaggio verso i Mac e i PC di tutto il mondo, e al suo interno sono racchiuse tante novità. Si parte senz’altro da Genius , il cervello del software in grado di consigliare quale musica ascoltare e quando, che scambia (in forma anonima e opzionale, precisa Steve) i dati sulle preferenze e gli ascolti locali con tutti gli altri utenti iTunes del mondo per migliorare la qualità dei suggerimenti, e che finisce inevitabilmente anche negli iPod. Spazio poi pure a nuove modalità di visualizzazione dell’archivio musicale, che per molti versi ricordano quanto già visto con gli Eventi di iPhoto.

Sul piano dei contenuti, ci sono conferme e novità. Dentro lo Store di iTunes si può già spaziare tra 8,5 milioni di canzoni, più di 120mila podcast, 30mila puntate di serie TV e 2600 film: la novità di questo settembre è senz’altro il ritorno di NBC a bordo del carro trainato da Jobs, con corredo di alcune serie molto amate dal pubblico d’oltreoceano come Heroes o The Office. Un ritorno forse facilitato anche dall’introduzione della versione ad alta definizione degli show: gli episodi HD costeranno un dollaro in più dei corrispettivi a risoluzione normale, assestandosi rispettivamente a 2,99 e 1,99 dollari. Mistero su un possibile allargamento dello store video anche ad altri paesi, oltre a quelli di lingua anglofona.

Il rinnovato iPod Classic Dopo un preludio su software e canzoni, ecco fare il loro ingresso i player. Si parte da iPod Classic , che vede sparire la versione da 80 e quella da 160 gigabyte in favore di un solo modello da 120GB : spazio per 30mila canzoni, spessore contenuto e disponibile nella variante silver e nera. Il perché di questo cambiamento è presto detto: nessuno comprava la versione più panciuta da 160 giga, spiega Jobs in persona, e forse (ma questo lo aggiungono i commentatori) c’entra anche il fatto che il classico formato con cui iPod è stato lanciato si avvia mestamente verso il tramonto della propria era. Il prezzo resta pressoché invariato: 239 euro .

In ogni caso, precisa Steve, la penetrazione del lettore Apple sul mercato USA è salda: il 73,4 per cento dei player venduti a luglio portava impresso il marchio della mela , e il più diretto concorrente – SanDisk – si assesta su un più modesto 8,6 per cento. Detto questo, largo al nuovo prodotto mainstream di Cupertino: iPod Nano quarta generazione . È sottile, “il più sottile iPod di sempre” recita Jobs, ammorbidisce le sue linee diventando più bombato e slanciato, e include un paio di chicche che faranno la felicità di molti: due su tutte, schermo panoramico da 2 pollici e accelerometro.

Il nuovo iPod Nano 4G

Inclinando il Nano, lo schermo passa in modalità panoramica come in iPhone e Touch per scorrere le copertine degli album caricati nella memoria o per vedersi in santa pace un film 16:9. I tagli della memoria disponibile ora sono da 8 e 16 gigabyte . Scuotendo il lettore, poi, si può saltare al brano successivo – feature già disponibile su alcuni cellulari in commercio.

“Nano-cromatico”: con questo slogan Steve mostra l’intera gamma di colori in cui si può acquistare – da subito – il nuovo lettore con memoria a stato solido. Silver, viola, blue, verde, arancio, giallo, rosa, rosso (RED) e nero. Non cambia l’autonomia, fissa a 24 ore di musica o 4 ore di video, e non cambia neppure il prezzo: ci vogliono 139 euro per un Nano da 8 giga in qualsiasi colore si desideri, 189 euro per quello da 16.

A corredo non mancano nuovi accessori: tra tutti spicca un nuovo auricolare ear-in , con tweeter+woofer per ogni padiglione, che include anche un microfono. Ah già, ora il Nano è in grado di fare da registratore vocale tutto da solo, basta collegare un microfono all’ingresso: e poi ci sono calendario, allarme, tutto quello che ci si potrebbe aspettare e che c’era già in precedenza. È ecologico , riciclabile e tanto, taaanto carino e sottile, spiega Jobs.

Il nuovo iPod Touch Bando alle ciance, si passa al Touch . Nessuna sorpresa anche in questo caso, la forma e le caratteristiche sono pressoché identiche a quelle di iPhone 3G. C’è il display da 3,5 pollici, lo speaker integrato, i pulsanti per il volume, il WiFi, l’accelerometro. Tra le novità l’onnipresente Genius, un dorso in color argento – a differenza di iPhone che è o nero o bianco – e, dulcis in fundo, la funzionalità Nike+ per registrare le proprie prodezze podistiche direttamente dentro il lettore. L’autonomia migliora, e si passa a 36 ore di musica e 6 di video.

Ma più che la vocazione ginnica del Touch, Jobs sul palco tenta di dare risalto alle doti videoludiche del device: si gioca a calcio, si guidano auto, si creano creature con Spore . Tutto grazie al nuovo firmware 2.1 (gratis per chi proviene dal 2.0, a pagamento per gli altri), che ovviamente finisce pure su iPhone, e soprattutto grazie ad App Store che in 60 giorni ha totalizzato 100 milioni di download . Non male come esordio, e il nuovo Touch che costerà 209, 279 e 369 euro nelle versioni da 8, 16 e 32 gigabyte, non farà altro che contribuire in positivo.

Jobs durante la sua conferenza Ok, tutto qui? Si, pare di sì. C’è tempo per sottolineare che il firmware 2.1 per iPhone fa miracoli, soprattutto in fatto di tempi di backup e di gestione delle chiamate, e per invitare Jack Johnson sul palco a cantare. Niente AppleTV, niente MacBook, niente abbonamento alla musica dello Store come stanno facendo i concorrenti . Un pugno di iPod e poco altro. Però Steve sembrava in forma, vero? Ha retto quasi un’ora senza cedimenti.

Luca Annunziata

(fonti immagini: Gizmodo e Engadget )

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Pubblicato il
10 set 2008
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