Wow! George W avvertirà tutti

Wow! George W avvertirà tutti

di A. Massucci - Il nuovo apparato voluto dalla Casa Bianca annuncia una nuova era, nella quale basterà un pulsante per raggiungere in pochi istanti milioni di persone. La trovata? Un chippetto onnipresente. Per chi teme e spera
di A. Massucci - Il nuovo apparato voluto dalla Casa Bianca annuncia una nuova era, nella quale basterà un pulsante per raggiungere in pochi istanti milioni di persone. La trovata? Un chippetto onnipresente. Per chi teme e spera


Roma – Sta succedendo qualcosa di grave? Qualcosa di grosso? È in corso un attacco terroristico? Domani, dovesse mai accadere un evento tragico che riguardi l’intero popolo americano, il presidente degli Stati Uniti potrà farlo sapere a tutti “in diretta”, comunicando nel giro di pochi istanti con ogni device elettronico a disposizione dell’americano medio, dal cellulare all’email, dal telefono tradizionale al pda wireless, al walkman e chissà che altro.

Già, perché come noto George W. Bush ha già iniziato a spingere per un progetto di sviluppo che al posto del cuore ha un chip. Sarà questo chippetto, infatti, ad essere infilato – sempre nei progetti della Casa Bianca – dentro ogni dispositivo elettronico di comunicazione, affinché in qualsiasi momento sia in grado di “suonare” o di “avvertire” l’utente che effettivamente qualcosa sta avvenendo. Magari non si sa cosa, magari l’evento è appena iniziato e non si hanno dettagli, più probabilmente non ci sarà modo di spiegarlo attraverso il chip. Ma l’americano medio sarà informato che un grande rischio incombe sul paese e ci si può attendere che, quantomeno, si precipiti davanti alle televisioni nazionali per sapere… cosa.

In realtà la speranza di chi sostiene il sistema è quella di poter allertare spiegando contestualmente di cosa si tratta, e ampliando quindi di non poco il ventaglio delle tecnologie da mettere in campo. A collaborare in questo quadro è, da un lato, l’alta diffusione di apparecchi elettronici portatili, dunque sempre vicino al cittadino anche quando è fuori casa, dall’altro è lo sviluppo dei nuovi telefonini, device che associano funzionalità voce e dati in modo più evoluto, integrando anche il GPS, il sistema di localizzazione. Proprio questo, in alcuni degli scenari dipinti dagli esperti, potrebbe consentire di avvertire anche solo certe “porzioni” della popolazione.

Il tutto verrebbe integrato in una generale revisione dei sistemi di allarme che prevede una serie di “gradi di allerta” da comunicare attraverso un walzer di priorità. Ai gradi medi le diverse autorità fino alla Casa Bianca, ai gradi massimi la possibilità di contattare direttamente la popolazione.

Difficile dire se il sistema ipotizzato dai cervelloni della Partnership for Public Warning che ha solleticato Bush sia più significativo per le tecnologie che comporta sviluppare ed utilizzare, e non è roba da poco, o se il suo impatto sia maggiore in quanto sistema di “comunicazione” la cui stessa esistenza si rivelerà l’emblema di un mondo sempre più caratterizzato dalle tecnologie pervasive.

Sul piano tecnologico ciò che affascina è tanto la realizzazione del chip (basterà un chip? Fatto di che? Capace di cosa? Attivabile a distanza da chi? E come?) quanto la rete che dovrà essere in grado di “trasmettere” o quantomeno “contattare” il chip stesso evidentemente in qualsiasi luogo e momento. L’idea, a quanto pare, è quella di costruire un Protocollo Unico di Emergenza, capace di trasportare su qualsiasi network e attraverso qualsiasi strumento di comunicazione il suo messaggio con la massima priorità. Ci vuol poco ad intuire l’enorme lavoro che dietro questo Protocollo dovrà essere svolto…

Sul piano storico invece fa naturalmente effetto la possibilità per il presidente di un paese democratico di essere in qualsiasi momento in grado di stabilire un contatto con molti se non tutti i suoi cittadini ed elettori.

Noi rimaniamo a guardare, tanto di certo ci sarà da attendere.

Alberigo Massucci

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Pubblicato il
27 nov 2002
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