Avvistata nuova variante del virus Chernobyl

Avvistata nuova variante del virus Chernobyl

Uno dei più pericolosi virus di tutti i tempi torna a destare preoccupazione per la scoperta di una variante che, almeno per il momento, sembra però non essersi ancora diffusa. Mano pronta sull'insetticida
Uno dei più pericolosi virus di tutti i tempi torna a destare preoccupazione per la scoperta di una variante che, almeno per il momento, sembra però non essersi ancora diffusa. Mano pronta sull'insetticida


Roma – Il temibile virus CIH, comunemente noto come Chernobyl, sembra reincarnatosi in una nuova variante scoperta di recente da Panda Software. Avvistato per la prima volta nel 1998, Chernobyl è stato protagonista di epidemie su larga scala e, ancor oggi, è considerato fra i virus più distruttivi che si conoscano.

La nuova variante, chiamata CIH.1106, attiva la sua “carica esplosiva” il secondo giorno di ogni mese ed è in grado, su certi sistemi e in determinate circostanze, di cancellare il contenuto di un hard disk e impedire l’avvio dei computer infetti.

Nonostante la sua potenziale pericolosità, questa nuova variante di Chernobyl non ha ancora fatto suonare campanelli d’allarme per il fatto che, almeno per il momento, non si trova in circolazione.

Come fra i più classici dei virus, CIH.1106 si pone residente in memoria e, sotto Windows 9x/Me, infetta i file “.exe” che vengono eseguiti nel sistema senza incrementarne la dimensione. Sotto Windows NT/2000/XP il vermicello riesce ad infettare la memoria ma non i file.

Una volta attivato, CIH.1106 è in grado di sovrascrivere la FAT (File Allocation Table) dell’hard disk, distruggendo tutto ciò che contiene, e di cancellare il BIOS del PC: quest’ultima operazione può avvenire solo se la scheda madre che equipaggia il computer adotta l’ormai anziano chipset 430TX di Intel e la memoria flash del BIOS è aperta in scrittura.

La longevità di CIH è testimoniata anche da altri episodi, basti pensare quando, lo scorso maggio, Chernobyl riuscì persino a riprodursi all’interno di una variante di un worm diffusissimo ancora oggi, Klez.

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Pubblicato il 3 dic 2002
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