Uso improprio del teschio di Gates

Uso improprio del teschio di Gates

di Luca Schiavoni. E ' uno sport diffuso da anni la battaglia in Rete al colosso del software, tra vignette, barzellette e inquietanti scenari... Tutti i link
di Luca Schiavoni. E ' uno sport diffuso da anni la battaglia in Rete al colosso del software, tra vignette, barzellette e inquietanti scenari... Tutti i link


Roma – C’è chi dice che su Internet esiste tutto quello che c’é nel mondo reale, per sottintendere il fatto che ci si trova di tutto, ma proprio di tutto. Fortunatamente questa affermazione non corrisponde proprio al vero, dato che sulla rete esistono e nascono inziative e presenze che non troverebbero altrove spazio e visibilità.

Sul processo Microsoft ed il suo presunto monopolio (aspettiamo e rispettiamo i processi) ad esempio si è già scritto e detto molto, ma non abbastanza evidentemente, dato che un impulso irrefrenabile spinge uomini e genti di ogni dove (dalla Russia alla Germania passando per l’Australia e l’Argentina) ad impegnarsi a volte anche finanziariamente per dar vita a siti Anti-Microsoft, Anti-Gates, Anti-Windows e chi più ne ha..

Mircosoft, M$, Winsozz, WinBlows, BillG, Guglielmo Cancelli …tanti modi diversi per ribadire pochi concetti. Microsoft è una azienda ed un uomo che non possono avere tutto il potere e tutto il denaro che hanno. Bisogna fermarli con qualsiasi mezzo necessario, utilizzando la rete come organo di diffusione per una massiccia opera di “controinformazione”.

Boycott Microsoft ad esempio ha un approccio politico, nel suo manifesto afferma senza ombra di dubbio che le strategie dell’azienda di Redmond “sono chiare a tutti”: impedire di fatto ai consumatori di scegliere imponendo i propri prodotti. Si finanziano vendendo numerosi libri sull’argomento e adesivi da attaccare all’auto.

The International Anti-Microsoft Network invece è un gruppo di siti sul tema. Si passa dalle barzellette e battute, purtroppo tutte in lingua inglese, a buffe vignette e caricature raffiguranti l’uomo più ricco del mondo (che ci sia anche un pizzico d’invidia in tanto rancore?), fino a siti che invece affrontano la tematica dal punto di vista tecnico o politico.

Microsoft Sucks con la sua carta igienica marchiata Windows in homepage è uno dei più ricchi di immagini anche se Billgatus of Borg
resta forse l’immagine più divertente di questo tipo, con un inquietante Gates/Borg (Star Trek docet) che afferma “la resistenza è inutile, sarete assimilati”.

Non soddisfatti di creare immagini statiche c’è chi utilizza il proprio tempo e talento per creare e raccogliere piccole animazioni: AntiMSGallery e AntiMS offrono nutrite gallerie che meritano di essere visitate.


Il grande nemico è insomma “Il Grande Fratello”, che ci vuole tutti uguali e con lo stesso sistema operativo, con gli stessi standard informatici. Paradossalmente lo stesso sistema e gli stessi standard che permettono a tanti di quei siti di esistere e di essere visti da tante persone. Ma l’ala estremista rimane senza dubbio la più inquietante, quando dopo le vignette e le battute si arriva ai sentimenti, all’odio puro. Cos’altro potrebbe aver spinto qualcuno a registrare un dominio come http://www.ihatebillgates.com/ (“io odio Bill Gates”)?

Sulla triste e poco costruttiva via dell’odio si trovano siti come
http://www.enemy.org/index.html , nella cui home page il teschio di un Gates ridotto a scheletro crocifisso viene per così dire “amato carnalmente” da un avvoltoio. La fantasia perversa che attraversa questo sito viene comunque premiata dai visitatori e dai curiosi, visto che la Hate Gallery ha superato il mezzo milione di accessi.

In Germania invece qualcuno, soldi e documenti alla mano, ha registrato http://www.antimicrosoft.de/ , con numerosi materiali multimediali tra cui il video della celebre “torta in faccia” e il famoso spot sul blocco di Windows98 alla sua presentazione. Purtroppo l’area “tecnica” è ancora in lavorazione ma da tenere d’occhio. Non dimentichiamo che proprio in Germania la rivista “Bild” dopo numerosi test affermò che Windows95 non aveva i requisiti di qualità minimi per essere usato ed immesso legalmente sul mercato.

Non ha un solo colore il livore “Anti” e, a differenza di quel che si può pensare, ad organizzare la contraerea non sono soltanto fedeli e fanatici utenti Apple che anzi sono in minoranza. Sempre dalla Germania arriva http://www.muc.de/~jgeiss/e/index.html di un fiero utente di un ottimo computer come l’Amiga che si lancia in una lunga serie di considerazioni e di confronti intelligenti e solidi.

Dicamocelo una volta per tutte: se sui processori 286 era già possibile il multitasking (sistema che l’Amiga stesso utilizza ed anche bene) come mai ancora oggi Windows98 non riesce a funzionare realmente in questo modo? Perché sull’Amiga non è mai necessario reinstallare il sistema? Come mai si parla di “necessità di uno standard al fine di scambiare documenti” quando i veri problemi di scambio file non sono tanto tra piattaforme differenti (Mac, Amiga, Win) quanto tra versioni diverse degli stessi programmi Windows?

La soluzione che propone il sito non è poi così drastica né venata d’odio. Semplicemente consiglia di non considerare Microsoft indispensabile ma solo uno dei sistemi possibili. D’altronde, come ricorda il sito, Gates è uno che disse “il miglior modo per scrivere programmi è studiarsi quelli scritti da altri, io andavo a frugare nella spazzatura del Computer Science Center…”.


Chi non riesce a colpire sul lato tecnico si attacca ovviamente alla persona. E ‘ un esercizio facile attaccare una persona esposta come lo “Zio Paperone globale del Software”, pettegolezzi e conti in tasca si trovano in rete in siti come Unofficial Bill o Bill Gates Net Worth Page . Forse qualcuno troverà utile, magari per giocarsi i numeri al Superenalotto, sapere a quanto ammonta “quel” patrimonio aggiornato in tempo reale. Siete avvertiti che comunque in caso di vincita al Superenalotto non raggiungerete mai quella cifra…

Se qualcuno non riesce a vivere senza la “prova che Bill Gates è il Diavolo” dia un occhiata a questo sito . Ai confini della paranoia infatti gira sulla Rete da anni una curiosa storia, per cui il nome di Bill Gates e di Windows (e persino di MsDos 6.21!) ridotti a codici Ascii darebbero per risultato 666, il numero della Bestia. Ergo: Gates è il demonio, Windows 95 è il demonio. Il Dos 6.21 anche (tutte le altre versioni sono indigeste persino al maligno evidentemente…). E ‘ risaputo che il demonio non ha altro da fare che commerciare in sistemi operativi e software… Il demonio apre le finestre e copia i file sin dalla notte dei tempi. E ‘ sicuramente lui che manda in Crash il sistema operativo ogni tanto.

Per fortuna questa storia è relegata ormai nelle sezioni “humour” di molti siti, ma la cosa più incredibile è senz’altro il fatto che c’è chi si è preso la briga di controllare questi conti e scoprire che non corrispondono! La somma Ascii di W+i+n+d+o+w+s+9+5 difatti fa 665 e non 666, state tranquilli potete continuare ad utilizzarlo senza chiamare l’esorcista. Insomma i conti non tornano, e fra l’altro il nome completo di Gates è “William Henry Gates III” e non “Bill Gates 3”. Ma il tre serviva per far quadrare in malafede la somma…

Se durante il caricamento di Windows invece si viene assaliti da un irrefrenabile appetito sessuale il motivo è semplice . Windows è pieno di messaggi e immagini subliminali, da stalloni a donne nude che si esisbiscono in sfrenate performance. Non si salvano neanche le icone ed i puntatori del Mouse.

Per chi non ne ha ancora abbastanza c’è Top 219 antimicrosoft site che propone una classifica non molto aggiornata di tutto quel che avreste voluto sapere su Bill e non avete mai osato chiedere.

Intanto lui ci guarda sorridendo dal suo sito ufficiale tra un libro, una partita a golf ed un bridge. Aspettando la sentenza col sottofondo di un coro di cyberuccelllacci del malaugurio.

E che sia con voi “The Blue Screen of Death”, l’odiata schermata di errore di Windows alla quale, ovviamente, sono dedicati numerosi spazi Web.

Luca Schiavoni

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Pubblicato il
12 nov 1999
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