Punto Informatico, una nuova opportunità

Punto Informatico, una nuova opportunità

di Paolo e Andrea De Andreis - L'ingresso del quotidiano tecnologico in un grande gruppo editoriale italiano consentirà di rafforzare quelle qualità che hanno reso PI la più autorevole testata di settore nel Belpaese
di Paolo e Andrea De Andreis - L'ingresso del quotidiano tecnologico in un grande gruppo editoriale italiano consentirà di rafforzare quelle qualità che hanno reso PI la più autorevole testata di settore nel Belpaese

Quello che pubblichiamo oggi è un annuncio ma dovrebbe essere invece una cronaca, quella di tanti anni di storia dell’informazione tracciati da un giornale che è nato in rete ed è cresciuto grazie ai suoi lettori. Punto Informatico da oggi entra in una realtà editoriale assai più grande, Edizioni Master, capace di garantire continuità al giornale e di consentire alla sua redazione di portare avanti un progetto che ha dinanzi a sé una sfida importante, quella posta dalla centralità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’era digitale.

Negli ultimi 13 anni, dapprima su una BBS romana e poi su Internet, Punto Informatico ha segnalato giorno dopo giorno tutto ciò che di significativo accadeva, in Italia e all’estero, lavorando sui nodi critici della rivoluzione digitale, cercandone le contraddizioni, valorizzandone gli afflati, diventando lentamente, per volere dei suoi lettori e per i tanti impegnati sui fronti caldi della società dell’informazione che hanno voluto riconoscerne i meriti, un punto di riferimento unico, essenziale. Un piccolo tesoro condiviso la cui centralità è riconosciuta non solo dai suoi numeri, ma anche dal fatto che sono queste pagine ad aver raccontato novità che vanno cambiando la vita di tutti, e più volte, molte volte, ad aver avvertito dei rischi, degli impedimenti e delle vere e proprie mascalzonate che ai danni della rete e dei suoi abitanti vengono ahimé continuamente attuate o ventilate da chi di questa Internet stenta ancora a capire la grammatica.

Tutto questo è impegnativo, richiede uno sguardo a 360 gradi sulla nuova realtà e uno sforzo per comprenderne le dinamiche nel loro divenire: approfondire un tema, scegliere un fatto a cui dare rilevanza, selezionare un argomento nella quotidianità dell’informazione richiede competenza, tempo, energie. Ma è necessario per contestualizzare ogni singolo avvenimento, per afferrare le nuove idee, per partecipare ad una conversazione che si è ormai fatta globale e che con accelerazioni improvvise ci sta portando verso un altrove che non ha forma ma che anche per questo entusiasma.

La sfida che Edizioni Master ha assunto decidendo di entrare nel progetto Punto Informatico assorbendo la sua casa editrice , la De Andreis Editore, è proprio questa: dare energia ad un progetto che può superarsi ancora e di molte lunghezze. C’è molto da fare, è sufficiente guardarsi intorno, leggere i feed, tastare il polso agli osservatori più attenti, seguire la cronaca, per capire quanto ancora abbiamo da imparare dal mondo che cambia e quanto ancora c’è da esplorare per svelarne le opportunità. Allo stesso tempo, è necessario mantenere alta la soglia di attenzione: che si raccontino le nuove frontiere tecnologiche o il mercato più rilevante, quello dell’IT, che si parli di privacy o diritto d’autore, che ci si addentri nelle dinamiche dei nuovi contenuti o della nuova socialità, sono moltissime le possibilità che le promesse della rete siano sacrificate sull’altare di uno status quo che non ha nessuna voglia di cavalcare il cambiamento, e che oppone alla sua accelerazione tutta l’ingombrante obsolescenza del proprio peso economico e politico.

In tutto questo c’è il nuovo Punto Informatico che si affaccia all’orizzonte. Coloro con cui abbiamo avuto occasione di parlare in questi mesi già sanno di cosa si tratta, un tentativo di superare i limiti di oggi e offrire alla comunità tecnologica italiana un’informazione ancora più approfondita e puntuale, un progetto ambizioso che con Edizioni Master potrà finalmente vedere la luce. Per ora non diciamo di più, ci aspetta un grande lavoro.

Un affettuoso saluto a tutti.

Andrea e Paolo De Andreis

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Pubblicato il 24 ott 2008
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