BSA ai genitori: occhio ai giovani pirati

BSA ai genitori: occhio ai giovani pirati

I dati della Business Software Alliance parlano di una crescente tendenza dei minorenni in tutta Europa ad utilizzare materiali contraffatti. BSA sforna così il decalogo per i genitori che non vogliono allevare novelli Barbanera
I dati della Business Software Alliance parlano di una crescente tendenza dei minorenni in tutta Europa ad utilizzare materiali contraffatti. BSA sforna così il decalogo per i genitori che non vogliono allevare novelli Barbanera


Roma – Attenzione genitori, tra le mura di casa potrebbe annidarsi un pirata in erba, intento a giocattolare con materiale contraffatto e incosciente dei danni provocati dalla pirateria agli altri, a sé stesso e alla sua famiglia. Si potrebbe riassumere così la preoccupazione che la Business Software Alliance ha espresso ieri in una nota, riferendosi alla significativa crescita tra i minorenni europei dell’uso di software illegali.

Stando alla BSA, i dati che emergono dalla cronaca giudiziaria europea sono inattesi e amplissimi al punto da giustificare un allarme e la necessità per genitori ed educatori di correre ai ripari.

“Tre casi sottoposti recentemente da enti di polizia locali all’attenzione del European Internet Investigation Team della BSA, il gruppo di investigatori dedicato alla ricerca di siti internet illegali – si legge nella nota – hanno visto infatti la partecipazione di minori ad attività commerciali illegali. In tutte e tre le occasioni le autorità hanno intrapreso opportune azioni in conformità alle leggi vigenti nei rispettivi Paesi; altri casi simili sono attualmente al vaglio degli inquirenti”.

La BSA elenca alcune vicende, come quella di un ragazzo inglese di 16 anni che tramite aste online ha venduto software fasullo, oppure del giovane svizzero che vendeva su un sito di piccoli annunci software senza licenza. O, ancora, di un altro svizzero che spacciava CD contenenti programmi pirata. “In tutti i casi – ha spiegato BSA – la magistratura ha imposto severe pene pecuniarie alle quali, in una circostanza, si sono aggiunte anche restrizioni sull’uso futuro di Internet”.

Ma tutto questo, secondo BSA, disegna un quadro preoccupante non solo perché riguarda la vendita di materiale illegale “ma soprattutto in quanto rappresenta il campanello di allarme per la diffusione di tale crimine fin dalla giovane età”.

Ma non finisce qui. Il teorema della BSA è che quando si inizia a camminare sulla via sbagliata da piccoli si può finire per commettere crimini ben peggiori da adulti. “Oltre ad essere un reato – ha infatti affermato Beth Scott, vicepresidente BSA Europe – la pirateria software giovanile può costituire il primo passo verso altre forme di attività delinquenziali, in quanto molti siti illegali contengono materiale pornografico e permettono di scommettere illegalmente on line. I genitori non devono aver paura di lasciar usare Internet ai propri figli ma, come accade per qualunque altro luogo pubblico, è importante prestare la dovuta attenzione”.

Secondo Alun Lloyd Jones, consigliere della Contea di Ceredigion (Galles), dove ha avuto luogo uno dei casi denunciati, “recenti studi indicano che alcuni genitori giudicano innocuo questo tipo di attività e tendono quindi a chiudere un occhio con il risultato che i minori vengono incriminati e i genitori sono costretti a pagare multe elevate”.

Tutto questo, secondo la BSA, può essere contenuto o evitato da parte di insegnanti, educatori e genitori seguendo un decalogo di “consigli”. Eccolo qui di seguito.


In aggiunta alle norme generali per l’uso sicuro di Internet, ecco una serie di consigli che la BSA rivolge ai genitori e a quanti sovrintendono alla crescita e all’educazione delle giovani generazioni:

1. far capire ai minori che scaricare software pirata da Internet equivale a un furto ed è un reato perseguito dalla legge;

2. verificare che i giovani abbiano ben compreso che vendere copie pirata di prodotti software è un crimine;

3. includere termini come “Pirata” o “Warez” nei filtri Internet in uso;

4. controllare attentamente i servizi e i siti Web utilizzati dai minori impedendo loro di visitare siti che offrono software illegale (e che contengono spesso anche altri contenuti inappropriati);

5. verificare con particolare attenzione gli acquisti effettuati on line dai giovani: nonostante l’apparenza di legalità, alcuni siti possono indurre infatti il consumatore ignaro all’acquisto di software illegale;

6. applicare regolarmente questi utili consigli alle abitudini familiari riguardanti l’uso di Internet e, dopo averli spiegati e discussi con i figli, porli bene in evidenza a lato del computer.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
11 dic 2002
Link copiato negli appunti