Neospam all'italiana, taroccato e pacifista

Neospam all'italiana, taroccato e pacifista

Non si conosce ancora l'effettivo impatto di uno spam che parla di una petizione ONU contro la... Terza Guerra Mondiale. Un curioso falso persino smentito dalle Nazioni Unite
Non si conosce ancora l'effettivo impatto di uno spam che parla di una petizione ONU contro la... Terza Guerra Mondiale. Un curioso falso persino smentito dalle Nazioni Unite


Roma – Qualcuno ha visto una petizione promossa addirittura dalle Nazioni Unite contro l’inizio della Terza Guerra Mondiale? No, non si tratta di un documento che avalla le peggiori previsioni di inizio millennio ma di uno spam falsamente pacifista, un po’ ipocrita che è stato persino taroccato dagli italiani che hanno deciso di metterlo in rete.

Il contenuto del messaggio, in italiano, è una rivisitazione in chiave terrorizzante di un posting che circolava nei mesi scorsi negli Stati Uniti e che faceva riferimento ad una possibile guerra mondiale per spingere le persone ad esercitare una forma di pressione sui senatori del Congresso.

Va detto che le firme in calce al messaggio sono per buona parte le stesse che già si trovavano in calce al posting originale. Ma gli autori dello spam italiano, forse una bufala riuscita male, hanno comunque sostituito una consistente parte delle firme con nomi e località italiani, probabilmente per aumentare l’appeal del loro falso presso l’utenza nostrana.

“Gli Stati Uniti – si legge nell’email spammatoria – vogliono dichiarare la guerra. Oggi ci troviamo in un punto di estremo disequilibrio mondiale per il quale si può dare inizio ad una TERZA GUERRA MONDIALE. Se tu sei contrario, l’ONU ha proposto l’invio di una petizione firmata per evitare questo tragico avvenimento mondiale”.

Nell’email e nel posting si fa riferimento ad un indirizzo email che appartiene allo United Nations Information Centre, una struttura informativa che da qualche tempo viene bombardata di richieste in merito ad una petizione contro la guerra. Un bombardamento tale da aver costretto l’agenzia a pubblicare sulla propria home page questa secca smentita:

“Abbiamo saputo che c’è una nuova petizione che sarebbe partita dal nostro ufficio. Noi non abbiamo mai in nessun caso dato vita a una qualsiasi petizione”.

Va da sé che chi ricevesse quell’email dovrebbe evitare di inoltrarla a tutti i propri contatti, come richiede l’email stessa…

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Pubblicato il
11 dic 2002
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