Crostata alla frutta/ Gli MMS

Crostata alla frutta/ Gli MMS

di Luddist - Dopo aver tentato per anni di spacciare servizi costosi e perfettamente inutili, i big della telefonia mobile iniziano a spartirsi un nuovo succulento dolce. Lamponi e gelatina ce li mettono gli utenti. Allegramente
di Luddist - Dopo aver tentato per anni di spacciare servizi costosi e perfettamente inutili, i big della telefonia mobile iniziano a spartirsi un nuovo succulento dolce. Lamponi e gelatina ce li mettono gli utenti. Allegramente


Roma – C’è ancora maretta nel ricco mondo dei cellulari, viste le difficoltà nelle vendite dell’hardware maturate con la resistenza dei consumatori, oggi meno facili prede per le sirene dei produttori e dell’indotto. Spacciano le nuove funzionalità come essenziali al progresso di chi vuol essere moderno nella contemporaneità. Ma chi ci crede più? Però una l’hanno azzeccata.

Lasciandosi finalmente alle spalle lugubri previsioni alla Strand Consulting, quelle secondo cui il settore fallisce se ai nuovi servizi non corrispondono contenuti davvero innovativi, si scopre che sugli MMS, i messaggini multimediali, l’interesse si sta alzando rapidamente.

Questo emerge non solo dai risultati di vendita, che sono quelli che sono visti anche i costi proibitivi di cellulari dotati di telecamerina e display dell’ultima generazione, ma anche dall’utilizzo che degli MMS viene – e sempre più verrà – fatto. I contenuti questa volta li fanno gli utenti.

Gli operatori mobili hanno già dimostrato di essere sostanzialmente incapaci di offrire ambienti wireless davvero utili, tanto da giocarsi la reputazione puntando su giochini mangiasoldi e falsamente interattivi, ma potrebbero aver trovato negli MMS la gallina dalle uova nuovamente d’oro. Perché, diciamocelo, la possibilità di mandarsi a vicenda minifotografie e ipermessaggini stuzzica l’appetito di chi è ormai dipendente dalla comunicazione sempre, comunque, ovunque, con tutti e con il solo limite della bolletta. Parlo naturalmente delle decine di milioni di italiani abbonati ai servizi mobili e accaniti scambiatori di messaggini, quelli che ora avranno una ragione in più per camminare senza alzare gli occhi da un display retroilluminato.

Per agevolare il nuovo passo della mutazione genetica in corso, gli operatori mobili italiani hanno anche provveduto ad assicurarsi che gli utenti dell’uno possano lanciare MMS addosso a quelli dell’altro, e viceversa.

L’hanno azzeccata, dicevo, perché gli MMS non sono né saranno un’altra moda, come piace scrivere ai titolari di certe rubriche su certi giornali cartacei, ma sono destinati a diventare un ineluttabile dato dell’esistenza, un componente del DNA di ogni buon cittadino wireless. Chi non avrà un cellocam che riceve e scatta fotografie sarà presto emarginato dalla total communication, sarà un ritardato genetico pronto a tutto pur di riguadagnare un tassello d’esistenza.

Per gli operatori, dunque, la crostata degli MMS è destinata ad essere larga, ripiena di crema e coperta di quei lamponi e quelle gelatine che gli utenti ci metteranno sopra con tutta l’allegria dell’innocenza.

Luddist

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Pubblicato il
16 dic 2002
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