Spam, piovono multe dal Garante

Spam, piovono multe dal Garante

Qualcosa si muove: dopo le numerose segnalazioni di spam legato alla bufala sul multilevel marketing, il Garante decide per la seconda volta una sanzione contro uno spammer. Il primo caso era stato segnalato su PI. I dettagli
Qualcosa si muove: dopo le numerose segnalazioni di spam legato alla bufala sul multilevel marketing, il Garante decide per la seconda volta una sanzione contro uno spammer. Il primo caso era stato segnalato su PI. I dettagli


Roma – Il Garante per la privacy si è occupato del ricorso di uno dei migliaia di utenti italiani che, bombardato dallo spam-bufala sull’MLM miliardario , ha deciso di controbattere sul piano legale. E ha ottenuto un importante risultato.

Proprio come già accadde a Filippo Forni, che sulle pagine di questo giornale aveva raccontato la propria esperienza, anche in questo caso il Garante ha basato la propria decisione sul fatto che chi ha inviato l’email spammatoria al ricorrente, prelevando il suo indirizzo da un sito internet sul quale era pubblicato, ha violato la legge sulla privacy (675/96).

Anche in questo caso il ricorso al Garante è stato inoltrato dall’utente dopo che il mittente del messaggio spammatorio non aveva saputo giustificare l’invio dell’email, né il proprio diritto ad utilizzare l’indirizzo della sua “vittima”. Il Garante ha comunque stabilito che poiché lo spammer ha subito cancellato l’indirizzo dell’utente spammato e si è attivato per rimediare al proprio comportamento, l’unica sanzione da applicare debba essere quella del risarcimento delle spese procedurali, calcolate forfetariamente in 250 euro.

Una somma identica, come si ricorderà, era già stata sanzionata dal Garante nel primo caso in Italia in cui uno spammer era stato individuato e multato in seguito ad un ricorso all’Autorità di garanzia sulla privacy.

Va detto che il numero di segnalazioni giunte al Garante sulla questione dell’MLM – una Catena di Sant’Antonio che promette montagne di denaro a chi segue le istruzioni contenute nel messaggio – ha spinto l’Ufficio a promuovere una indagine accurata per stabilire origine ed eventuali responsabilità nella diffusione del messaggio e del “miraggio” che contiene.

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Pubblicato il
17 dic 2002
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