E ora sarà IBM a spingere il broadband elettrico

E ora sarà IBM a spingere il broadband elettrico

Si riducono le aspettative ma c'è chi ancora crede alla validità della tecnologia. Grossi nomi fanno capolino nelle zone rurali degli USA, quelle dimenticate dal broadband tradizionale
Si riducono le aspettative ma c'è chi ancora crede alla validità della tecnologia. Grossi nomi fanno capolino nelle zone rurali degli USA, quelle dimenticate dal broadband tradizionale

Storia sfortunata quella delle powerline, le connessioni a banda larga fatte passare per la stessa rete che porta elettricità nelle abitazioni: se ne parla da oltre un decennio ma tra denunce dei radioamatori e tentativi di deployment fallimentari la tecnologia è a un sostanziale punto morto , con qualche caso isolato di adozione estesa nei paesi più affamati di connettività diffusa. Per risollevare le sorti di un settore mai decollato entra in gioco anche IBM, con l’obiettivo di portare il broad band elettrico nelle zone rurali degli Stati Uniti d’America .

È evidente come le powerline si siano evolute, nel corso degli anni, da promessa di un futuro radioso libero da incumbent, doppino congestionato, ultimo miglio e bitrate insufficienti e pure asincroni ad alternativa quasi “disperata” per chi non avrà mai la banda larga in casa . Il nuovo progetto statunitense vede protagonisti il player di settore International Broadband Electric Communications e la suddetta IBM, che intendono approfittare di un sostanzioso contributo federale per l’installazione degli apparati di trasmissione.

Sposando la strategia di complementarietà ai servizi dei provider xDSL appena descritta, IBEC ha a disposizione 70 milioni di dollari del Dipartimento per l’Agricoltura per far arrivare le powerline in 340mila case negli stati dell’Alabama, Indiana, Maryland, Pennsylvania, Texas, Virginia, e Wisconsin, l’86% delle quali non ha attualmente disponibilità di connessioni veloci. Di questi 70 milioni, quasi 10 andranno nelle casse di IBM che si incaricherà dell’installazione dei dispositivi necessari al funzionamento delle powerline.

Apparati che nel corso degli anni si sono evoluti, e permetterebbero ora di ovviare anche ai problemi più frequentemente citati a giustificazione dei rischi pratici della broadband elettrica, come le interferenze con le frequenze usate dai radioamatori. In casi del genere i dispositivi possono essere controllati da remoto per modificare le frequenze di funzionamento ed evitare così l’insorgere del problema.

“La tecnologia è importante”, sostiene Bill Moroney dell’organizzazione di rappresentanza Utilities Telecom Council , ma quello che è più importante è il fatto che “questo è un momento seminale per la diffusione dei servizi di broadband ai clienti delle aree rurali”. A conti fatti, è più o meno la stessa opinione espressa dalla Federal Communications Commission in occasione della “liberazione” delle frequenze wireless dei cosiddetti white space , mercato con cui le powerline di IBM-IBEC si troveranno giocoforza a competere nei mesi e anni a venire .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
13 nov 2008
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