Naming Authority, una petizione per difenderla

Naming Authority, una petizione per difenderla

In un solo fine settimana raggiunge quasi quota 200 firme la petizione che contesta la cancellazione dell'organismo di normazione sui domini, quello che qualcuno ha definito un golpe
In un solo fine settimana raggiunge quasi quota 200 firme la petizione che contesta la cancellazione dell'organismo di normazione sui domini, quello che qualcuno ha definito un golpe


Roma – Sale rapidamente la lista dei firmatari della petizione con cui si intende tentare di dare un futuro alla Naming Authority (NA), l’organismo a cui si devono le regole che presiedono alla registrazione dei domini.it.

Dopo la cancellazione della NA dal contratto che lega chi registra tecnicamente i domini ( Registration Authority ) a chi recupera le registrazioni sul mercato (i mantainer), la petizione interviene da un lato per denunciare quanto avvenuto e dall’altro per proporre un futuro possibile .

Nella pagina di presentazione della petizione denominata “In difesa della Naming Authority” si riassume l’accaduto, si contesta la scelta unilaterale da parte della RA per la cancellazione della NA e si ribadisce “il principio internazionalmente adottato secondo cui le norme di amministrazione tecnica della rete devono essere definite da organismi rappresentativi di tutta la comunità Internet locale, inclusi i provider/maintainer di qualsiasi dimensione, i professionisti che si occupano di Internet nell’ambito della propria attività, i clienti finali dei servizi interessati, e gli utenti della rete in generale, a garanzia della concorrenza di mercato e della libertà di espressione in rete”.

Il timore, dunque, è quello di una nazionalizzazione della rete italiana e di una subordinazione della sua gestione al controllo del Governo “escludendo o rendendo marginali nel processo di amministrazione tecnica della rete le componenti indipendenti, quali i consumatori finali, i professionisti del settore, i piccoli operatori”.

Oltre alla denuncia, però, la petizione porta con sé anche una proposta alternativa che tende a riformare la NA e la sua assemblea per eliminare quegli elementi che, come ben sanno i lettori di PI, hanno più volte ostacolato il buon funzionamento di questo organismo.

La petizione arriva, come noto, dopo gli interventi dell’associazione dei provider Assoprovider, secondo cui quello della RA è un “colpo di mano”, e del senatore verde Fiorello Cortiana, che ha parlato di “golpe”. Dal Ministero delle TLC, più volte tirato in ballo in questi giorni e al centro della “nuova visione” della RA, per il momento non giunge verbo alcuno sull’intera questione.

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Pubblicato il
17 dic 2002
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