Display 3D, profondità via notebook

Display 3D, profondità via notebook

Nelle prossime settimane Sharp porterà la terza dimensione anche sui monitor LCD dei notebook, aprendo così la strada a quella che potrebbe essere una nuova decisiva tendenza
Nelle prossime settimane Sharp porterà la terza dimensione anche sui monitor LCD dei notebook, aprendo così la strada a quella che potrebbe essere una nuova decisiva tendenza


Tokyo (Giappone) – Sebbene i display 3D non siano più una novità assoluta, e in commercio ne esistano già vari tipi, il loro è ancora un mercato estremamente di nicchia. Le cose sembrano però destinate a cambiare in fretta grazie ad una nuova tecnologia di Sharp che promette di tagliare i costi dei display 3D e fare in modo che questi raggiungano il mercato di massa.

Tutto questo desta particolare interesse per il fatto che Sharp è uno dei primi produttori mondiali di monitor TFT LCD, una posizione particolarmente favorevole per fare della sua tecnologia 3D la nuova killer application per questo tipo di display.

Sharp, che dovrebbe iniziare la produzione dei primi monitor LCD 3D durante il primo trimestre del 2003, ha ora svelato l’intenzione di portare da subito i propri display tridimensionali anche sul mercato dei notebook, un segmento di mercato in piena crescita e particolarmente adatto ad accogliere una tecnologia che, a differenza di quelle attualmente sul mercato, non richiede l’uso di occhiali speciali o di software aggiuntivo, né va ad incrementare lo spessore dei display.

I display 3D di Sharp si basano su di una vecchia tecnologia, chiamata “parallax barrier”, per generare immagini stereo su di un display piatto. Il grande passo avanti, secondo il colosso giapponese, sarebbe dato dall’affinamento di questa tecnologia, ora più efficiente ed economica, e soprattutto dall’aver trovato una tecnica, detta Switching LCD, per passare in modo quasi istantaneo dalla modalità 3D a quella 2D e viceversa. Questo significa che i display LCD di Sharp possono essere utilizzati, all’occorrenza, come monitor tradizionali: una caratteristica, questa, che più d’ogni altra li rende finalmente adatti a sbarcare sul mercato di massa.

Sharp sostiene che i suoi display 3D possono essere utilizzati per il lavoro, i videogiochi, la computer grafica, il CAD/CAM, applicazioni mediche o persino nel segmento dei dispositivi mobili, come PDA e console da gioco portatili.

In Giappone Sharp ha già iniziato a vendere telefoni cellulari per il network di NTT DoCoMo che contengono una versione base della propria tecnologia 3D.

Ma Sharp non è l’unica ad “aver fiutato l’affare”: altri colossi del settore, come Toshiba e Sony, stanno lavorando a una nuova generazione di display 3D più economici e versatili. Il futuro dei monitor, tutto sommato, sembra tutt’altro che piatto.

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Pubblicato il
23 dic 2002
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