NTT: a me gli occhi!

NTT: a me gli occhi!

La società del Sol Levante lancerà a breve un nuovo sistema in grado di stabilire quanti spettatori tengano lo sguardo fisso sui cartelloni pubblicitari. Alla ricerca della massima visibilità per gli spot
La società del Sol Levante lancerà a breve un nuovo sistema in grado di stabilire quanti spettatori tengano lo sguardo fisso sui cartelloni pubblicitari. Alla ricerca della massima visibilità per gli spot

Non accenna a placarsi in Giappone la sperimentazione di nuovi format e di nuove tecnologie volte alla diffusione dei messaggi pubblicitari. Insieme ai tentativi di catturare in ogni modo possibile l’attenzione dei potenziali clienti, stanno prendendo piede sempre più alcuni sistemi con lo scopo specifico di accertarsi di quanto il messaggio pubblicitario venga colto.

A guidare la sperimentazione è NTT Communications , divisione della Nippon Telegraph and Telephone ( NTT ). L’azienda ha annunciato un progetto in partenza a gennaio che prevede l’installazione di alcune telecamere sui cartelloni pubblicitari della stazione ferroviaria di Tokyo: collegato ad uno specifico software, l’occhio elettronico è un grado di prender nota di quanti passanti, in un determinato momento, stanno effettivamente guardando il banner LCD.

“In molti angoli delle strade, così come in punti di snodo dei mezzi di trasporto, ci sono parecchi cartelli pubblicitari” ha dichiarato Tetsuya Kinebuchi, ingegnere a capo della ricerca presso i Cyber Space Laboratories di NTT. “Per misurare quanto questi spot siano davvero percepiti dal pubblico abbiamo deciso di installare delle cam collegate a un PC: utilizzando le immagini catturate dall’occhio digitale possiamo stabilire con precisione quanti occhi sono effettivamente puntati sullo schermo”. Un esperimento particolarmente significativo in una metropoli come Tokyo, letteralmente subissata da annunci visivi di ogni tipo, forma e dimensione, dove riuscire a valutare il livello dell’interesse dei passanti potrebbe risultare particolarmente significativo.

Al momento, il progetto nipponico presenta però alcuni limiti: il dato effettivo di quanti utenti rivolgono lo sguardo allo schermo è ottenuto solo tramite i calcoli del personale che analizza le immagini catturate dalla cam e processate da un software apposito. Per ovviare all’inconveniente, durante la seconda fase della sperimentazione verrà introdotta una nuova cam più avanzata, in grado di effettuare autonomamente entrambe le operazioni, ovvero sapere in tempo reale quanti stanno guardando cosa.

L’esperimento di NTT si inserisce a tutti gli effetti in un settore di ricerca mirato a migliorare la veicolazione del messaggio pubblicitario: lo spot non è più un’immagine passiva, bensì un elemento attivo che cerca in tutti i modi di farsi guardare. Dimostrazioni significative di questa rivoluzione sono, ad esempio, gli spot profumati testati da NTT stessa o quelli paranormali sperimentati a New York. Un sistema simile è stato già sviluppato in passato dal team della Queen’s University dell’Ontario, Canada.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
17 dic 2008
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