Windows Media 9 Series sfida MPEG-4

Windows Media 9 Series sfida MPEG-4

Debutta la nuova piattaforma multimediale che rende ufficiale la dichiarazione di guerra di Microsoft contro lo standard MPEG-4. In ballo il lucrosissimo mercato del media streaming. Tutto sulla nuova tecnologia e le licenze
Debutta la nuova piattaforma multimediale che rende ufficiale la dichiarazione di guerra di Microsoft contro lo standard MPEG-4. In ballo il lucrosissimo mercato del media streaming. Tutto sulla nuova tecnologia e le licenze


Redmond (USA) – È trascorso più di un anno da quando Microsoft annunciò, con il nome in codice di Corona , la nuova generazione di tecnologie e strumenti per il multimedia e lo streaming sotto Windows. Dopo diversi mesi di beta testing questa piattaforma, denominata Windows Media 9 Series (WM9S), è oggi finalmente pronta per fare il suo debutto sul mercato del media streaming ed essere scaricata dagli utenti come aggiornamento a Windows.

“Windows Media 9 Series è di gran lunga la più importante piattaforma su cui abbiamo lavorato”, ha di recente affermato Dave Fester, General Manager della Windows Digital Media Division di Microsoft, un’affermazione che lascia supporre quanto sia importante, nelle strategie di Microsoft, il lancio di una piattaforma che muove guerra a tutte le tecnologie di streaming audio/video oggi sul mercato, prima fra tutte quella basata sull’MPEG-4, e mira a divenire lo standard de facto di un mercato che vale oro.

Per raggiungere questo obiettivo Microsoft punta non soltanto sulle caratteristiche tecniche dei suoi nuovi codec, ma anche e soprattutto su di un nuovo modello di licenza che, a differenza del passato, appare più flessibile ed economico.

Innanzitutto Microsoft ha eliminato l’obbligo di utilizzare la tecnologia Windows Media unicamente in congiunzione con Windows: la nuova licenza prevede che gli sviluppatori possano implementare i codec del WM9S (sia encoder che decoder) su una più ampia gamma di piattaforme hardware e software, incluso il sistema operativo Linux e i software open source.

A rendere più flessibile il nuovo sistema di licensing interviene anche la possibilità di acquistare una licenza separata per ognuno dei tre componenti chiave che compongono il formato Windows Media: i codec, attraverso cui è possibile codificare e decodificare i contenuti; il “file container”, anche conosciuto come Advanced Systems Format (ASF), che consente di archiviare i contenuti digitali in file distribuibili attraverso vari media; il protocollo di streaming, che permette la riproduzione dei contenuti on-demand; la tecnologia di digital rights management (DRM), utilizzata per proteggere le proprietà intellettuali dei media digitali.

Secondo i nuovi termini di licenza, i produttori di contenuti possono inoltre utilizzare i codec di WM9S indipendentemente dal formato ASF, dando così la possibilità di implementare la tecnologia Windows Media anche in congiunzione con formati dei file come l’AVI o l’MPEG.

L’altra importante novità riguarda i costi, ora più bassi di quelli dell’MPEG-4: il big di Redmond caricherà sui propri licenziatari 10 centesimi di dollaro per il decoder, 20 cent per l’encoder e 25 cent per entrambi; per contro, il consorzio MPEG-LA chiede 25 cent per il decoder, 25 cent per l’encoder e 50 cent per entrambi. Microsoft sostiene poi che, a differenza di quanto avviene con lo standard MPEG-4, la licenza che accompagna il WM9S non prevede alcun tipo di royalty sull’utilizzo dei contenuti creati con i codec Windows Media Audio e Video.

Il big di Redmond ha poi annunciato il supporto del nuovo WM9S da parte di alcuni produttori di lettori DVD. Fra questi vi sono Panasonic (con cui Microsoft è già in accordi per lo sviluppo di un formato universale per l’archiviazione dei file multimediali ) e Apex Digital. Toshiba e Shinco avevano pienificato il rilascio di player compatibili con il Windows Media già lo scorso anno.

Il WM9S contiene diverse novità tecnologiche e un media player in parte rinnovato. Ecco tutti i dettagli.


La piattaforma WM9S si compone di un certo numero di elementi: Windows Media Audio e Video 9 Series, cuore tecnologico; Windows Media Encoder 9 Series, motore di codifica dei contenuti video per lo streaming on-line o per il download; Windows Media Services 9 Series, server di streaming per l’imminente Windows.NET Server 2003; Windows Media Player 9 Series, media player che rimpiazza le precedenti versioni 7.x e 8; Windows Media 9 Series Software Development Kit, kit per sviluppatori che permette di creare prodotti multimediali e servizi basati sulla tecnologia WM9S.

Microsoft sostiene che una delle migliorie più rilevanti introdotta da WM9S è l’eliminazione del cosiddetto “buffering”, il processo con cui un flusso audio o video viene riprodotto via Internet. Il buffering evita che il playback on-line subisca scatti o rallentamenti, tuttavia spesso richiede l’attesa di diversi secondi prima dell’inizio della riproduzione. Con la nuova tecnologia “Fast Streaming” il big di Redmond ha assicurato che il noioso processo di buffering non è più necessario e che, in congiunzione con la tecnologia “Intelligent Streaming”, la riproduzione dei contenuti viene automaticamente tarata sulle capacità di banda dell’utente. In questo modo, secondo Microsoft, “gli utenti del Web possono godere di un’esperienza più vicina a quella della TV”.

L’altra grande novità di WM9S è data poi dal supporto della riproduzione di flussi audio attraverso il Web in qualità “home theater” con suono surround a 5.1 canali e qualità 24bit/96KHz. La tecnologia “Windows Media Voice” dovrebbe poi migliorare la qualità di streaming di chat vocali e radio. Microsoft sostiene che il nuovo codec sarà fino al 20% più efficiente, in compressione, rispetto al suo predecessore (la versione 8).

Per quanto riguarda il video, il nuovo codec promette incrementi nella compressione superiori al 50% e la capacità – ma solo per il playback in locale – di riprodurre video in qualità HDTV (uno standard per la TV digitale) con una dimensione dei file dimezzata rispetto a quella di un DVD. Il nuovo codec dovrebbe venire incontro anche agli utenti di connessioni dial-up che, grazie alla tecnologia “Video Smoothing”, dovrebbero avvertire un certo miglioramento nella qualità visiva dei filmati compressi a bassi bit-rate.

Il nuovo Windows Media Player, che trae vantaggio da tutte le nuove caratteristiche delle tecnologie di streaming e di decodifica della nuova piattaforma multimediale, conserva un’interfaccia molto simile a quella del suo predecessore ma, rispetto a questo, include lo Smart Jukebox, una funzionalità per la gestione di grandi collezioni di file multimediali. Il nuovo player integra nuove skin e un tab Premium Services, attraverso cui gli utenti possono accedere a contenuti a pagamento.

La nuova versione di Windows Media, il cui lavoro di sviluppo è durato tre anni, è la più forte e decisa mossa di Microsoft verso Hollywood e verso la conquista del mercato dello streaming on-line, lo stesso su cui si battono colossi del multimedia come RealNetworks, che ha di recente lanciato una nuova piattaforma open source chiamata Helix , ed Apple, anch’essa fresca del debutto del nuovo QuickTime 6 (in cui ha introdotto il pieno supporto allo standard MPEG-4).

Secondo Microsoft sarebbero già 70 le aziende ad aver annunciato l’uso di WM9S all’interno dei loro prodotti o servizi: fra queste compaiono HP, Roxio, ATI, Creative Labs, Pioneer, Cirrus Logic, STMicroelectronics, Via e Akamai.

WM9S è disponibile per il download qui sia nella versione per Windows XP che in quella per Windows 98 SE, Me e 2000. Per il momento è presente solo la versione in lingua inglese.

In concomitanza con il nuovo WM9S, Microsoft ha rilasciato Windows Movie Maker 2 per Windows XP, un tool gratuito per l’authoring video che include il supporto a Windows Media Video 9 e contiene 30 nuovi effetti e 60 nuove transizioni video. La versione localizzata in italiano potrà essere scaricata, non appena disponibile, attraverso il Windows Update.

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Pubblicato il
9 gen 2003
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