Come ti raccatto email a profusione

Come ti raccatto email a profusione

Lo spiega un curioso sito italiano che vende un software per raccogliere tonnellate di indirizzi email su internet e inviare offerte commerciali. Per la gioia di tutti, è solo uno dei tanti
Lo spiega un curioso sito italiano che vende un software per raccogliere tonnellate di indirizzi email su internet e inviare offerte commerciali. Per la gioia di tutti, è solo uno dei tanti


Roma – “Desiderate contattare i fornitori di legno in Canada, i rappresentanti di orologi antichi a Londra oppure trovare ville e appartamenti a Roma? Volete sapere chi è interessato al fitness in Toscana?”. Questi gli interrogativi con cui un sito italiano promuove un softwarillo per raccogliere tonnellate di indirizzi di posta elettronica da internet al fine di spedire e diffondere proposte commerciali.

Con un italiano talvolta incerto , il sito Prelevaemail.com spiega: “È finita l’era di far estrarre una alla volta le e-mail dalle proprie segretarie! Ora esiste NetMail che ne estrae 14.500 in 8 ore”. Una prospettiva che potrebbe sembrare terrificante a coloro che sono gelosi del proprio indirizzo di posta elettronica e non vorrebbero mai ricevere posta commerciale se non dietro esplicita autorizzazione. Niente paura, non si parla di terrorismo tecnologico ma di advancement : il sito spiega infatti che “La rivoluzione informatica è cominciata”.

Ma cosa fa il programma, uno dei tanti di questo tipo, pubblicizzato dal sito? “Netmail ricerca e trova in internet indirizzi e-mail corrispondenti alle Vostre richieste, ed invia le vostre proposte commerciali”. Non si limita dunque a creare database di indirizzi di posta elettronica, che come tali in Italia possono essere costituiti solo con l’autorizzazione dei detentori dell’indirizzo stesso nonché denunciati all’Autorità garante per la privacy, ma si occupa anche di mandare loro le “vostre proposte commerciali”.

Il funzionamento è semplice: si scarica il softwarillo, si raccatta qualche migliaio di indirizzi all’ora e poi si fa un bonifico all’inventore del programma per ottenere una “chiave software”. La quale consente di spedire a quegli indirizzi la propria proposta. Inutile dire che con queste modalità un’operazione del genere avverrebbe in aperta violazione della legge sulla tutela dei dati personali. Qualcuno potrebbe pensare che allora è meglio acquistare 20 milioni di indirizzi email per qualche centinaio di dollari, come proposto da molte email spammatorie che giungono oggidì un po’ a tutti… ma attenzione: usare quegli indirizzi è ugualmente illegale. Soprattutto, è causa di troppe emicranie dentro e fuori dalla rete.

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Pubblicato il
13 gen 2003
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