Microsoft omaggia la PA

Microsoft omaggia la PA

Al ministero per la Pubblica Amministrazione per scoprire come BigM si spende per aiutare il paese Italia. Dematerializzazione e infrastrutture ICT, sullo sfondo di E-gov 2012
Al ministero per la Pubblica Amministrazione per scoprire come BigM si spende per aiutare il paese Italia. Dematerializzazione e infrastrutture ICT, sullo sfondo di E-gov 2012

Scaffali che scompaiono inghiottiti dai byte di un computer in Friuli Venezia Giulia, telefonate che passano via Internet nelle università di Roma, lavagne interattive che fanno la loro comparsa in una scuola superiore pugliese: è con il dono di questi strumenti e di queste tecnologie che Microsoft conquista la fiducia del ministero della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione. È di questo che si è parlato ieri nella sede del dicastero nella Capitale.

Il ministro e l'ad Microsoft Tutti gli invitati, invero un po’ pressati, nell’ufficio del ministro Brunetta assistono alla presentazione dei dibattuti progetti pilota che dovrebbero costituire le “best practice” (il ministro lo ripete più volte) per l’intera Pubblica Amministrazione: alla parola d’ordine di dematerializzazione e innovazione , vengono descritte tre iniziative realizzate in tre regioni differenti dalla scorsa estate ad oggi. Tutte portate a termine con il contributo tecnologico ed economico di Microsoft Italia.

Non è un caso se attorno al tavolo siedano appunto il ministro Brunetta e l’amministratore delegato di Microsoft Italia Pietro Scott Jovane : alla chiamata alle armi del dicastero per la Funzione Pubblica, lo scorso agosto, la filiale italiana dell’azienda di Redmond ha risposto presente! e ha donato know-how e risorse hardware e software per introdurre la tecnologia all’interno delle strutture pubbliche e tentare di “accelerare” il processo di ammodernamento.

Si parte dal nord, con il presidente Renzo Tondo che spiega come l’investimento di BigM abbia fatto sparire 1280 metri di scaffali zeppi di documentazione dell’ufficio del personale della sua regione, il Friuli Venezia Giulia , con un risparmio stimato dell’80 per cento sui tempi e sui costi rispetto alla situazione precedente. Un risparmio quantificato in mezzo milione di euro. Sono praticamente le uniche cifre che si sentiranno nel corso di tutta la giornata: è lo stesso Ministro a puntualizzare che si tratterebbe eventualmente di numeri fuorvianti e che si deve comunque ricordare che l’investimento di oggi in questo tipo di soluzione garantirà un risparmio in futuro.

Il secondo progetto, mancando un rappresentante dell’ateneo, viene illustrato da Brunetta in persona: che racconta di come si sia proceduto a dotare l’università di Roma Tre di un sistema di telefonia VoIP capace di far calare i costi in bolletta del “30, 40, 50, 60, 70 per cento”. Anche in questo caso un progetto pilota finanziato a fondo perduto da Microsoft, che servirà a creare un modello da esportare quanto prima anche nelle restanti università della Capitale e molto presto anche in tutte le altre dell’intero Stivale (sempre che nel frattempo non abbiano già provveduto da sole).

Stretta di mano di rito Anche in questo caso si tratterebbe di un “catalizzatore”, di un esempio da mostrare a tutti i rappresentati della PA per identificare quelli che vengono ritenuti strumenti giusti e metodologie di applicazione corrette di una tecnologia capace di abbattere i costi di gestione nell’immediato (dopo aver naturalmente ammortizzato i costi di realizzazione). Proprio nell’ottica di una tecnologia che abilita e che rende competitivi è stata ancora Microsoft a donare tutta l’infrastruttura hardware e software necessaria affinché l’Istituto Tecnico Commerciale e per il Turismo “M. Laporta” di Galatina (in provincia di Lecce) fosse dotato dei più moderni sussidi informatici all’istruzione.

Quest’ultima iniziativa deve aver davvero entusiasmato il Ministro: interrompe spesso il dirigente scolastico Angelo Rampino , giunto dalla Puglia per spiegare in cosa consiste in pratica questo ammodernamento e cosa garantirà ai 500 studenti dell’ITC. 10 lavagne interattive multimediali, 24 PC desktop completi di schermo LCD da 19 pollici e processore da 2,2 GHz più un altro per la postazione del docente nell’aula multimediale, 12 laptop con CPU Core 2 Duo da 1,66Ghz per la biblioteca, rete intranet wireless.

A tutto questo va sommato una dotazione completa di software prodotto a Redmond: SharePoint Learning Kit, Office 2007, Visual Studio, Windows Vista e Server 2003, a cui si aggiungono degli applicativi realizzati appositamente per le esigenze didattiche della scuola superiore e resi disponibili con licenza shared source di Microsoft (molto probabilmente la MS-PL, licenza approvata da OSI ). Il Ministro non esita a definire tutto questo “la scuola del futuro” anche se, ammette, si tratta di “una goccia in mezzo al mare” ma, assicura, si tratta di “cose vere” già messe a disposizione degli alunni, e tutte le scuole d’Italia seguiranno lo stesso percorso di ammodernamento entro i prossimi due o tre anni.

“Lo stesso percorso culturale, tecnologico e amministrativo”, conclude, lo seguiranno anche tutte le altre pubbliche amministrazioni: oggi verrà presentato a Palazzo Chigi il programma E-Gov 2012 che traccerà le linee guida perché ciò avvenga. A tutti coloro che interverranno, spiega, verrà consegnata una chiavetta USB in luogo della tradizionale cartella stampa con tutto il materiale inerente l’evento: anche questo, in qualche modo, è segno che qualcosa sta davvero cambiando.

Lo studio del ministro

Luca Annunziata

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Pubblicato il
21 gen 2009
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