Pompei: date una possibilità (a Wind)

Pompei: date una possibilità (a Wind)

L'a.d. dell'Arancia attacca sulla telefonia fissa: in Europa nessun ex monopolista è sotto il 90% del mercato. Almeno un operatore alternativo dev'essere concesso. Contrattacca l'Autorità TLC: non hanno investito abbastanza
L'a.d. dell'Arancia attacca sulla telefonia fissa: in Europa nessun ex monopolista è sotto il 90% del mercato. Almeno un operatore alternativo dev'essere concesso. Contrattacca l'Autorità TLC: non hanno investito abbastanza


Roma – In Italia e in Europa il mercato della telefonia fissa è sostanzialmente bloccato e in mano agli ex monopolisti e per gli operatori alternativi non ci sono spazi significativi di redditività, mentre almeno un concorrente vero per gli “incumbent” ci dovrebbe essere.

Questa la sintesi dell’intervento con cui l’amministratore delegato di Wind, Tommaso Pompei, è tornato ad attaccare sul fronte della liberalizzazione dell’ultimo miglio. “Per quanto riguarda la telefonia mobile – ha dichiarato Pompei – il bilancio della liberalizzazione è completamente positivo, mentre per quella fissa la liberalizzazione non ha funzionato”.

“Non c’è – ha continuato Pompei – nessun incumbent europeo che sia sotto la soglia del 90 per cento a distanza di cinque anni dalla liberalizzazione. E’ quindi necessario un cambiamento vero perché la liberalizzazione da virtuale diventi effettiva”.

“L’avvio del mobile fu fatto concedendo il roaming nazionale. Questa – ha affermato Pompei durante un convegno della Fondazione Rosselli – fu una scelta del regolatore che si rivelo’ particolarmente illuminata perchè facilito’ l’ingresso del secondo operatore”.

“Ci vuole quindi un ripensamento profondo delle regole – ha anche affermato – con l’obiettivo di creare in ogni paese europeo almeno un operatore realmente alternativo”. Un ruolo che in Italia, evidentemente, “spetterebbe” a Wind, in questo quadro. “Attualmente – ha accusato Pompei – non esiste in Europa un operatore alternativo che sia profittevole in termini di risultato netto”.

All’epoca della telefonia mobile il roaming concesso al nuovo operatore ha consentito, secondo Pompei, di avviare realmente una liberalizzazione che ha portato ottimi risultati, anche a Wind. “Oggi – ha quindi affermato – il roaming sul fisso si chiama appunto unbundling del local loop”.

A Pompei ha risposto ieri il commissario dell’Autorità TLC Vincenzo Monaci che se da un lato ha ammesso che sulla liberalizzazione dell’ultimo miglio qualche lentezza e ritardo può esserci stato per una vigilanza fallace, dall’altro ha anche attaccato gli operatori: “Credo che ci sia stata una lenta reazione degli alternativi nel fare gli investimenti”. Secondo Monaci, inoltre, sono già 100mila gli utenti di telefonia fissa che hanno lasciato Telecom Italia. Sono invece tre milioni quelli che hanno richiesto di poter fruire della carrier preselection.

Palla al centro. Gli utenti aspettino.

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Pubblicato il 17 gen 2003
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