Microsoft si mette in vendita

Microsoft si mette in vendita

Con un nuovo sistema operativo in via di finalizzazione, BigM ha annunciato la volontà di aprire negozi in giro per gli Stati Uniti. I primi commenti indicano una strategia diversa dai celeberrimi Apple Store
Con un nuovo sistema operativo in via di finalizzazione, BigM ha annunciato la volontà di aprire negozi in giro per gli Stati Uniti. I primi commenti indicano una strategia diversa dai celeberrimi Apple Store

Windows 7 è quasi pronto , e in vista del rilascio della nuova versione del suo software di punta presso il grande pubblico Microsoft è in procinto di imbarcarsi in una nuova avventura. E in ballo ci sono territori inesplorati. Da Redmond partirà l’avanzata dei negozi ufficiali Microsoft , ideale punto di approdo per i consumatori in vena di acquisti e occasione foriera di un nuovo canale da cui raccogliere feedback sull’esperienza utente offerta da Xbox, Zune, Windows e compagnia.

L’annuncio ufficiale è parco di particolari sul quando, come e dove i nuovi store verranno dislocati sul territorio statunitense, ma si sa che a prendere in mano l’intera faccenda sarà David Porter, ex-dipendente Dreamworks Animation e Walmart e ora vicepresidente corporate della nuova divisione negozi al dettaglio di Microsoft.

Già nel 2001 Microsoft aveva provato, presso il complesso Metreon di Sony a San Francisco, ad avventurarsi nella vendita diretta dei suoi prodotti: ma ora, al contrario di allora, il coinvolgimento di BigM è molto diverso, al punto da evocare scenari di confronto con la distribuzione al dettaglio marcata Apple, impegnata già da anni nel business della vendita diretta.

In realtà, ha spiegato in un momento successivo all’annuncio il presidente del settore entertainment e dispositivi di Microsoft Robbie Bach, l’obiettivo di Redmond non è tanto quello di emulare Apple quanto piuttosto quello di rafforzare e sostenere il marchio e farsi spiegare in maniera diretta dai consumatori quel che funziona e quello che non va nella vendita. “L’approccio di Apple era rivolto alla distribuzione”, dice Bach ricordando che “nel 2001, parecchio tempo fa, Apple non aveva chi distribuisse i Machintosh per loro, quindi crearono un canale apposito”. Al contrario Microsoft “ha una gran quantità di distributori”, e i nuovi negozi in apertura saranno diretti principalmente a “Costruire la nostra presenza e a comprendere quello che funziona e come migliorare l’esperienza di vendita”.

Douglas A. McIntyre scrive poi sul Time che, per giustificare l’affitto di locali e l’apertura di dozzine di negozi e punti vendita nelle grandi città, non basta ipotizzare la commercializzazione diretta di console videoludiche, lettori multimediali e accessori per Windows Mobile. No, in un periodo di crisi come questo Microsoft con i nuovi store si gioca il suo futuro finanziario , approfittando dell’ambiente “controllato” e di tecnici appositamente istruiti per mostrare al mondo e ai suoi utenti Windows 7 , il sistema operativo che non può fallire dopo le prestazioni altalenanti ( quasi ) senza precedenti di Windows Vista.

Mentre Microsoft si appresta ad aprire negozi, Sony ha deciso di disfarsi in via definitiva proprio del Metreon Shopping Complex citato poc’anzi, il luogo che ha visto il lancio negli States delle console PS2, PSP e PS3. O, per meglio dire, la corporation nipponica non ha rinnovato il contratto di affitto per i locali dell’unico negozio PlayStation ufficiale presente sul mercato nordamericano, visto che il Metreon stesso era già stato venduto ad altri nel 2006.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 16 feb 2009
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