Zillion TV, la tv via Internet non è neutrale?

Zillion TV, la tv via Internet non è neutrale?

TV on demand, gratis al prezzo di un po' di pubblicità. Per funzionare, però, forse ha bisogno di un aiutino: che, visti i precedenti, potrebbe non essere troppo ben visto dall'authority USA per le comunicazioni
TV on demand, gratis al prezzo di un po' di pubblicità. Per funzionare, però, forse ha bisogno di un aiutino: che, visti i precedenti, potrebbe non essere troppo ben visto dall'authority USA per le comunicazioni

Zillion TV , vale a dire la trasmissione di programmi simil-televisivi passando dalla rete. Il nuovo servizio, lanciato ufficialmente la settimana scorsa, offre agli utenti l’accesso a un ricco set di contenuti cinematografici e televisivi al modico prezzo di 50 dollari, costo di attivazione e acquisto del dispositivo “Z-bar”, e di alcuni messaggi pubblicitari all’inizio e alla fine dello show. Unico neo la criptica politica di partnership della società con gli ISP statunitensi , che potrebbe nascondere ben più di quello che sembra a una prima occhiata in superficie.

La Z-bar funziona da filtro tra la connessione Internet (Ethernet o Wi-Fi) e il televisore, occupandosi di trasferire i contenuti sullo schermo e prevedendo l’utilizzo di un telecomando per navigare nei menu e controllare il dispositivo.

Per quanto riguarda i contenuti disponibili agli abbonati, Zillion TV parla di 15mila diversi show e dice di aver siglato accordi con alcuni tra i maggiori publisher del settore inclusi Disney, 20th Century Fox (Television), NBC, Universal, Sony Pictures e Warner Bros. Nulla che non possa insomma essere recuperato altrove, ma la forza del nuovo servizio sta nel suo modello di business free-per-advertising, e sul fatto di sfruttare Internet per fare concorrenza diretta a chi usa infrastrutture dedicate per la distribuzione dei contenuti .

Il “trucco” di Zillion TV sta infatti nel fornire il servizio solo agli utenti di quegli ISP con cui è già attiva una collaborazione, necessaria per trasferire al televisore il flusso di dati a 2,7 Megabit al secondo necessario senza degradazioni, artefatti e latenze eccessive nella trasmissione.

Al che viene naturale pensare alla necessità, per Zillion TV, di affidarsi ai provider per prioritizzare il traffico video e garantire così i parametri di fruizione simil-televisiva di cui sopra. La startup si muoverebbe insomma su un terreno minato , dove la FCC statunitense avrà sicuramente da ridire visti i precedenti del caso Comcast e tutto il gran discutere di net neutrality che si sta facendo di questi tempi in Nordamerica.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
10 mar 2009
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