Office 2007 accoglie ODF e PDF col SP2

Office 2007 accoglie ODF e PDF col SP2

Microsoft ha reso disponibile per il download il secondo service pack per la sua suite di produttività personale. Un aggiornamento che aggiunge per la prima volta ai formati nativi anche OpenDocument e Portable Document Format
Microsoft ha reso disponibile per il download il secondo service pack per la sua suite di produttività personale. Un aggiornamento che aggiunge per la prima volta ai formati nativi anche OpenDocument e Portable Document Format

Come preannunciato a metà aprile, ieri Microsoft ha reso disponibile il secondo service pack per Office 2007 .

La novità più nota e attesa di questo update è l’introduzione del supporto nativo ai formati OpenDocument (ODF) 1.1, PDF e XPS. Il SP2 accoglie poi le modifiche apportate al formato XML nativo di Office 2007 dallo standard ISO/IEC 29500 , meglio noto come Office Open XML ( OOXML ).

L’inclusione di ODF in Office rappresenta uno dei passi più significativi compiuti recentemente da Microsoft in tema di interoperabilità. Grazie al supporto del celebre formato sviluppato in seno al consorzio OASIS, gli utenti di Office 2007 non avranno più bisogno di un add-on o di un convertitore esterno per importare ed esportare i documenti ODF: questo formato diventa ora parte integrante di Office 2007, e può essere aperto, modificato e salvato alla stessa stregua di OOXML e degli altri formati che la suite di Microsoft supporta in modo nativo.

Per quanto riguarda OOXML, va ricordato che questo standard si fonda sull’originario formato dei documenti alla base di Office 2007, ma durante il processo di standardizzazione ha subito un certo numero di modifiche più o meno importanti: il risultato è che i documenti XML salvati con Office 2007 non sono conformi a IS29500. Microsoft ha sempre puntualizzato che Office 2007 “supporta già sostanzialmente IS29500”, riconoscendo però il fatto che l’implementazione di questo standard avesse bisogno di “un aggiornamento”: aggiornamento arrivato ora in seno al SP2. Il futuro Office 2010 supporterà nativamente il neo-standard pur conservando la compatibilità con i documenti preesistenti.

Il SP2 porta inoltre con sé il supporto al formato PDF 1.5 (quello di Acrobat 6.0) e il suo rivale made in Redmond, XPS (XML Paper Specification). Come ODF, anche questi formati erano in precedenza supportati da Office 2007 mediante uno specifico add-in da scaricare e installare separatamente. Va sottolineato come il supporto a PDF e XPS è e resterà limitato all’esportazione dei documenti: in altre parole, i relativi file non potranno essere né aperti né modificati.

In passato Microsoft aveva già espresso l’intenzione di integrare direttamente il supporto di PDF all’interno di Office 2007, salvo poi cambiare idea all’ultimo minuto : una mossa che molti videro come il tentativo del big di Redmond di favorire OOXML e XPS ai danni dello standard promosso da Adobe. Quest’ultima minacciò persino di intentare una causa anti-trust contro la propria avversaria.

L’SP2 porta infine in Office 2007 una API libera da royalty, chiamata Extensible File Formats , che consente alle terze parti di implementare nuovi formati di documento. Di particolare interesse il fatto che i formati così implementati potranno essere utilizzati alla stessa stregua di quelli nativi, e li si potrà persino impostare come predefiniti. Questa stessa API, ha spiegato BigM, potrà essere eventualmente utilizzata per scrivere filtri ODF o PDF migliori di quelli sviluppati dalla stessa Microsoft.

Naturalmente il SP2 contiene, come tradizione, anche patch e fix di sicurezza, in particolare quelli rilasciati da Microsoft fino al febbraio di quest’anno. Il SP2 non è cumulativo, pertanto prima di installarlo è necessario applicare il SP1 . ( Errata corrige : come giustamente segnalato da alcuni lettori, il SP2 è cumulativo, dunque non richiede necessariamente l’installazione del SP1. )

I link da cui scaricare il SP2, nonché quelli a molti articoli e documenti di approfondimento, sono riportati in questo post del Blog Team TechNet Italia .

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
29 apr 2009
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