Ecco come cambia il Passport europeo

Ecco come cambia il Passport europeo

Microsoft svela alcuni dei principali cambiamenti che apporterà alla piattaforma Passport.NET per renderla conforme alle normative europee sulla privacy e il trattamento dei dati personali. Previsti 18 mesi di lavoro
Microsoft svela alcuni dei principali cambiamenti che apporterà alla piattaforma Passport.NET per renderla conforme alle normative europee sulla privacy e il trattamento dei dati personali. Previsti 18 mesi di lavoro


Roma – Sono emersi nuovi dettagli sull’ accordo raggiunto la scorsa settimana fra Microsoft e la Commissione europea per la modifica della piattaforma di autenticazione Passport.NET.

Microsoft, che ha accettato integralmente le osservazioni della UE, si appresta a modificare Passport.NET affinché questo possa soddisfare a pieno l’Articolo 29 della normativa europea “Working Party on data protection” riguardante il trattamento e la conservazione dei dati degli utenti.

Secondo Matt Lambert, director of government affairs di Microsoft per l’EMEA, i cambiamenti contemplano opzioni che permetteranno agli utenti di scegliere il livello di confidenzialità dei propri dati e quali informazioni condividere con Passport. Il servizio dovrà poi guidare l’utente attraverso le varie scelte e informarlo sulle tematiche relative alla protezione dei dati e alla privacy.

Fra gli altri cambiamenti che Microsoft apporterà alla versione europea della propria piattaforma vi sarà poi l’aggiunta di un box informativo che apparirà solo ai cittadini residenti nella UE e che sintetizzerà le politiche di sicurezza e privacy in vigore in Europa: da qui si potrà anche accedere al sito della UE dove si trovano le leggi sulla protezione dei dati.

Microsoft ci tiene a sottolineare come questi cambiamenti non vadano a modificare il modo in cui Passport.NET usa e archivia i dati: questo perché, secondo Lambert, la piattaforma di autenticazione del big di Redmond “utilizza i dati degli utenti esclusivamente per i processi di autenticazione”.

Lambert sostiene che i cambiamenti richiesti dalla UE verranno implementati a partire dai prossimi mesi e potrebbero richiedere complessivamente fino ad un anno e mezzo di lavoro.

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Pubblicato il 4 feb 2003
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