Psystar metta in tavola le carte

Psystar metta in tavola le carte

La corte ha fornito all'azienda l'elenco di documentazione da esibire al prossimo incontro tra le parti. Documentazione che secondo Psystar non è mai esistita
La corte ha fornito all'azienda l'elenco di documentazione da esibire al prossimo incontro tra le parti. Documentazione che secondo Psystar non è mai esistita

L’intensa battaglia legale che si sta consumando in tribunale tra Apple e Psystar vive un nuovo capitolo: la richiesta dell’azienda di Cupertino di ottenere tutti i documenti necessari a chiarire il quadro economico e logistico del clonatore della Florida è stata accolta, il giudice ha dato ragione al collegio di avvocati della Mela. Ora Psystar è obbligata a fornire, senza indugi, tutto il materiale: oppure dovrà prepararsi a subire le conseguenze della sua inadempienza.

L’azienda della Florida, incalzata dalle pressanti richieste di fornire una documentazione adeguata al proseguio della disputa alza le spalle: “I documenti richiesti non sono mai stati prodotti” sarebbe stato il commento di Rudy Pedraza, CEO di Psystar. Inoltre, sembra essere svanito nel nulla altro materiale necessario al caso, che secondo il clonatore sarebbe andato perduto durante il trasloco della piccola startup dalla sede precedente a quella attuale.

I legali di Cupertino hanno chiesto ed ottenuto dalla corte un ordine che obbliga Psystar a fornire invece la documentazione completa, relativa sia al fatturato che alla lista di componenti necessari per costruire i suoi prodotti, entro il 18 di maggio. In caso di mancato rispetto dei termini, il giudice potrebbe decretare l’obbligo di sostenere le spese legali di Apple a Psystar.

In attesa degli sviluppi della vicenda, che dovrebbe arrivare al suo culmine al processo fissato per novembre, Psystar non sembra voler allentare la morsa su Apple, accusandola di fare di tutto per smantellare ogni sua difesa prima ancora dell’inizio effettivo delle udienze. D’altra parte l’azienda di Cupertino vorrebbe di sicuro chiudere la faccenda prima, dal momento che un’eventuale sconfitta potrebbe permettere una vera e propria invasione di cloni legalmente riconosciuti.

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Pubblicato il
12 mag 2009
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