RealNetworks e MPAA si contendono il fair use

RealNetworks e MPAA si contendono il fair use

Nelle testimonianze rilasciate al giudice, i legali delle due parti hanno rispettivamente sostenuto la legittimità della copia privata e la sua totale illegalità. Negli States il DMCA vieta comunque la copia, dice MPAA
Nelle testimonianze rilasciate al giudice, i legali delle due parti hanno rispettivamente sostenuto la legittimità della copia privata e la sua totale illegalità. Negli States il DMCA vieta comunque la copia, dice MPAA

Ma che cosa sarà mai questo benedetto fair use ? Quali sono i suoi confini e quali quelli entro i quali le major hanno il diritto di difendere il copyright contro qualsiasi possibilità di copia privata da parte degli utenti consumatori? A tali domande proverà a rispondere il giudice distrettuale Marilyn Patel, che ha il compito di dirimere la contesa tra RealNetworks e l’associazione delle major hollywoodiane MPAA, e che probabilmente non solo deciderà delle sorti del software di copia RealDVD ma contribuirà anche a chiarire la zona grigia del DMCA statunitense sulla copia a uso personale.

La vicenda RealDVD è nota: il software prodotto da RealNetworks permette di realizzare copie di DVD-Video originali complete della relativa protezione CSS: questo alle major non va giù perché a loro dire tale copia è una violazione bella e buona del contratto che regolamenta l’uso della suddetta protezione . A sua volta RealNetworks ha accusato Hollywood di fare cartello e inibire la concorrenza, sostenendo che la licenza CSS non viene infranta da RealDVD e quindi il software è pienamente legittimato alla commercializzazione.

In attesa di risolvere la questione il giudice Patel ha preventivamente imposto a RealNetworks di non vendere il suo tool, e prima di entrare nel vivo del processo ha ascoltato i legali di entrambe le parti per decidere l’eventuale ripristino della commercializzazione o il suo blocco continuato. Nelle audizioni separate la storia si è fatta interessante al punto che i legali delle major hanno risposto alla domanda del giudice sulla legittimità della copia privata di un DVD.

No, ha sostenuto prontamente l’avvocato Bart Williams, gli utenti non hanno alcun diritto di fare copie private “non per gli intenti previsti dal DMCA”. Secondo l’industria la legge pro-copyright, pro-industria e pro-DRM originariamente promulgata da Bill Clinton non prevede alcun fair use nel caso in oggetto , e lo stesso vale per Facet , il lettore-registratore di DVD che RealNetworks pianifica di mettere in commercio perseguendo gli stessi obiettivi di RealDVD ma senza l’ausilio obbligatorio di un computer.

L’unica eccezione prevista dal Congresso all’azione del DMCA è quella della copia “per motivi di archiviazione”, continua Williams, e tale eccezione evidentemente non sarebbe applicabile all’accoppiata RealDVD/Facet. Per rafforzare la propria posizione Williams chiama in causa anche un altro celebre processo che anni fa coinvolse RealNetworks, questa volta nelle parti dell’accusa contro Streambox VCR, un software pensato per copiare i contenuti in streaming trasmessi nel formato proprietario di Real. In quel caso RealNetworks sostenne, esattamente come ora fanno le major, che “non esista nessuna difesa a base di fair use”.

Conclusa l’audizione di MPAA è stata la volta dei legali di Real, che hanno spostato l’obiettivo dal DMCA su questioni riguardanti un presunto monopolio sul mercato dei software di backup degli audiovisivi. Lo schema di protezione con cui RealDVD produce le sue copie è l’AES-128, enormemente più sicuro rispetto al CSS, quindi il problema qui non sarebbe la sicurezza quanto appunto la volontà degli studios di mettere in campo pratiche anticompetitive stringendo il mercato in una cappa che soffoca chiunque provi a proporre soluzioni alternative.

Il fair use in questo caso c’entra eccome, dice l’avvocato Don Scott, “noi crediamo che l’acquirente abbia il diritto di vedere un DVD quante volte vuole” e soprattutto “crediamo che abbia anche il diritto di fare una copia del disco”. Questo è il fair use, dice Scott, comparando il mercato dei DVD a quello dei CD-audio dove è espressamente prevista la possibilità di trasferire i brani in formato digitale e copiarli sui player senza per questo rischiare di essere trascinati in tribunale.

Concluse le audizioni pre-processuali, Patel dovrà ora decidere se continuare a impedire la vendita di RealDVD e in seguito si passerà al processo propriamente detto.

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
26 mag 2009
Link copiato negli appunti