La nuova PSP è nata. Go!

La nuova PSP è nata. Go!

La nuova reincarnazione della celebre console da gioco portatile è più compatta e leggera della concorrenza. Ma per raggiungere il primato elimina il drive UMD in favore del PlayStation Network. Un azzardo?
La nuova reincarnazione della celebre console da gioco portatile è più compatta e leggera della concorrenza. Ma per raggiungere il primato elimina il drive UMD in favore del PlayStation Network. Un azzardo?

Il tanto vociferato makeover di PlayStation Portable è stato ufficialmente presentato da Sony presso l’ E3 di Los Angeles, in programma in questi giorni. Della piccola console da gioco si sapeva praticamente già tutto fin dallo scorso fine settimana, quando un video ufficiale di Sony della serie Qore è trapelato anzitempo su Internet, rovinando quella che avrebbe dovuto essere una delle più grandi sorprese dell’E3.

La PSP Go! Più compatta e leggera dell’edizione classica, PSP Go taglia mezzo pollice allo schermo e adotta dei controlli a scomparsa che contribuiscono a migliorarne la portabilità. Come ampiamente previsto, il nuovo pargolo di casa Sony rinuncia al drive UMD in favore di una memoria flash interna, inoltre conserva uno slot MemoryStick , seppure in formato Micro.

La mancanza di un lettore di dischi ottici UMD fa sì che tutti i giochi rilasciati su tale supporto non possano più essere utilizzati sulla Go. Sebbene Sony sostenga che Go non sia stata concepita per sostituirsi alla PSP-3000 , ma per affiancarsi ad essa, l’incompatibilità con i giochi UMD potrebbe rappresentare un forte deterrente all’acquisto della nuova console da parte di chi già possiede una PSP. C’è però da scommettere che Sony sarà ben felice di rivendere alcuni dei vecchi titoli sul proprio PlayStation Network, ricalcando peraltro quanto sta facendo Nintendo con i giochi del Game Boy Advance per DSi.

È interessante notare che se nelle precedenti versioni di PSP il PlayStation Network era poco più di un accessorio, con PSP Go diventa il principale mezzo di distribuzione dei giochi: questi ultimi, tuttavia, potranno essere scaricati anche da un computer e poi trasferiti sulla console da taschino.

Con i suoi 158 grammi, PSP Go è il 43 per cento più leggera della PSP-3000 e meno pesante anche di Nintendo DSi, che pesa circa 214 grammi. Questo, come si è già detto, va però a sacrificio della dimensione del display, la cui diagonale passa da 4,3 a 3,8 pollici : display che resta comunque più grande di quello da 3,25 pollici (benché doppio) della DSi e con una risoluzione di 480 x 272 pixel.

Sony ha fatto spazio anche al tradizionale pad analogico, sebbene la sua posizione non appaia delle più comode, e ha invece eliminato i due tasti a grilletto L e R : ciò significa che i giochi per PSP dovranno essere necessariamente modificati per funzionare su PSP Go, questo anche nel caso in cui le due console fossero pienamente compatibili a livello di codice . Update: come hanno fatto notare diversi lettori, i tasti L e R sono ancora presenti, seppure un poco ridimensionati e in una posizione non comodissima.

Rimarranno probabilmente delusi coloro che dal nuovo makeover di PSP si aspettavano l’aggiunta di una fotocamera integrata, del supporto touch screen o di un secondo pad analogico, quest’ultimo utile soprattutto per giocare a titoli first person shooter come il recente Resistance: Retribution .

Dal punto di vista delle funzionalità, le novità maggiori sono date dalla memoria flash interna da 16 GB e dalla connettività Bluetooth , utilizzabile sia per collegarsi ad Internet via cellulare sia per interfacciarsi a degli auricolari wireless.

PSP Go raggiungerà il mercato americano il prossimo ottobre ad un prezzo di 250 dollari. Prezzo e data di lancio europei non sono ancora stati annunciati. Tra i giochi che accompagneranno sul mercato la nuova console vi sono Little Big Planet , Jak and Daxter , Metal Gear Solid e Gran Turismo .

L’home page ufficiale di PSP Go si trova qui , mentre in questo articolo di Eurogamer sono riportate le specifiche tecniche integrali del dispositivo.

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
3 giu 2009
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