E' morto un papà di PageRank

E' morto un papà di PageRank

E' stato ritrovato senza vita Rajeev Motwani, uno dei più brillanti accademici della west coast. Aveva contribuito a realizzare l'algoritmo di Google e aveva investito molto nelle aziende delle Silicon Valley
E' stato ritrovato senza vita Rajeev Motwani, uno dei più brillanti accademici della west coast. Aveva contribuito a realizzare l'algoritmo di Google e aveva investito molto nelle aziende delle Silicon Valley

Rajeev Motwani , docente di Stanford e tutor degli allora giovanissimi Sergey Brin e Larry Page, è deceduto domenica scorsa in un incidente domestico.

Motwani era nato a Jammu, nella burrascosa provincia del Kashmir in India, e dopo essersi laureato in patria partì alla volta degli Stati Uniti, dove conseguì a Berkeley un PhD in Computer Science .

Successivamente divenne insegnante nella vicina università di Stanford e proprio in quella sede riscosse molti dei suoi successi sia di carattere accademico che professionale. A lui si deve infatti parte dell’algoritmo PageRank , spina dorsale di Google, che all’epoca era una neonata start-up distante anni luce dal colosso che conosciamo oggi .

La tragica notizia ha scosso gli ambienti a lui vicini, come quello universitario e le decine di aziende IT che aveva contribuito a fondare in qualità di angel investor .

Proprio Sergey Brin, sul suo blog ha espresso la sua amarezza per quanto accaduto, ricordando Motwani non solo come un grande scienziato ma anche come un amico sempre disponibile: “Ufficialmente non era il mio tutor – scrive Brin – ma nonostante ciò il suo ruolo nella mia ricerca e sviluppo professionale è stato fondamentale. Quando io e Larry cominciammo il progetto che avrebbe portato poi a Google lui era sempre pronto a darci una mano per superare le difficoltà sia tecniche che organizzative”.

Ron Conway, noto angel investor della Silicon Valley, ha voluto ricordare Motwani “non tanto come un valente professore universitario ma come un uomo appassionato e umile, il cui intento era ed è quello di far collaborare il più possibile le piccole realtà della valle “.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il
9 giu 2009
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