Openparlamento.it, democrazia a codice aperto

Openparlamento.it, democrazia a codice aperto

Trasparenza e partecipazione online. Per tracciare provvedimenti e monitorare parlamentari. Un nuovo strumento nelle mani della società civile connessa
Trasparenza e partecipazione online. Per tracciare provvedimenti e monitorare parlamentari. Un nuovo strumento nelle mani della società civile connessa

In democrazia c’è una linea sottile che divide chi governa da chi è governato. Da un lato, le fonti ufficiali diventano testimonianza di quello che accade in Parlamento; dall’altro, tutte le domande che affollano la vita quotidiana dei cittadini. Ognuno di questi deve essere protagonista del meccanismo partecipativo , autore di opinioni e spunti che fanno bene alla vita democratica di un paese. Una vera e propria filosofia che torna ancora grazie al web, attraverso openparlamento.it , il nuovo progetto dell’associazione indipendente openpolis . L’obiettivo è il monitoraggio parlamentare .

Lo si farà offrendo a tutti i cittadini la possibilità di informarsi e di controllare con costanza l’attività parlamentare. “Il cuore del nostro progetto – spiega a Punto Informatico Vittorio Alvino , presidente dell’associazione – è quello di importare in Openparlamento le fonti ufficiali di Camera e Senato per fornire all’utente informazioni più accattivanti ed accessibili. Il cittadino potrà definire i suoi interessi parlamentari e, quindi, avere uno strumento in più per conoscere l’iter di ogni atto presentato”.

Uno strumento, quindi, utile a tutti i non addetti ai lavori. E non solo. Openparlamento è rivolto anche a professionisti, imprese, organi d’informazione ed associazioni di categoria affinché possano essere sempre aggiornati su quello che viene pubblicamente deciso.
È un progetto che continua ad inseguire una filosofia di condivisione aperta, nutrendosi della logica open source, allargata a tutti e senza scopi di lucro. “Lo scopo – continua Alvino – è di aggregare tutti in un’unica comunità, portando dentro gli utenti che già hanno usufruito delle esperienze di Voisietequi e Openpolis . La maturazione rispetto a quei progetti consiste, oggi, in un approccio ancora saldamente ancorato al non profit, ma allo stesso tempo orientato verso maggiori servizi personalizzati a pagamento”.

Fino al 15 ottobre, infatti, gli utenti del sito potranno usufruire di una prova gratuita del servizio premium, proprio in occasione del lancio di Openparlamento. Un’opportunità rivolta a singoli professionisti ed aziende per ricevere, direttamente nella pagina personale e via email, aggiornamenti fino a 3 argomenti e 10 parlamentari o atti da monitorare. Perché il sito permette di seguire ogni singolo membro del Parlamento, osservandone le presenze in aula, le attività e i voti ribelli, ovvero quelli che differiscono dal gruppo di appartenenza.

Quella di Openpolis è un’iniziativa che rispecchia una responsabilità comune, costruita da informazioni aperte e condivise, commentate da ogni singolo cittadino-utente internet. Una voce che viene dal basso , modello propositivo di una vera e propria democrazia open source. Sulla scia del recente operato di Barack Obama (pre e post elezioni) e del suo ” consiglio presidenziale “, aperto online per fare in modo che tutti i cittadini statunitensi si occupino dell’agenda economica del loro paese.

“Abbiamo una società che eroga servizi commerciali ed una rete di collaboratori – conclude Alvino – ma la nostra logica open source è aperta a tutti gli utenti che vogliono darci una mano. Registrarsi al sito significa non solo tenere sotto controllo atti e votazioni, ma anche partecipare, intervenire direttamente sul testo per commentarlo, descriverlo e votarlo”.
La democrazia, oggi, passa anche di qui.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
17 giu 2009
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