Imeem non è i suoi utenti

Imeem non è i suoi utenti

Il portale di streaming approvato dalle major è ancora nel tunnel. Costretto a semplificare i servizi offerti dà una verniciata di bianco a foto e video caricati dagli utenti
Il portale di streaming approvato dalle major è ancora nel tunnel. Costretto a semplificare i servizi offerti dà una verniciata di bianco a foto e video caricati dagli utenti

Si autodefinisce “il più grande servizio di condivisione musicale del mondo”, ha da tempo l’ approvazione delle major discografiche ma nonostante questo imeem se la passa male, anzi peggio. Non bastassero i noti guai finanziari a far trasparire nubi scure all’orizzonte, i responsabili della società californiana riescono persino a inimicarsi una fetta della propria utenza cancellando tutti quei contenuti che non hanno direttamente a che fare con la musica.

Sul blog aziendale la decisione di imeem di cancellare entro il 30 giugno (termine che è stato ora spostato al 15 di luglio) foto e video viene presentata come uno sforzo di semplificazione del servizio, che dice di volersi impegnare nel rifocalizzare l’attenzione sul “core” musicale eliminando quelli che in fondo non sono mai stati contenuti così popolari tra gli utenti.

Al contrario ospitare foto e video costa banda, dicono ancora da imeem, e i guadagni derivanti dall’advertising non sono sufficienti a coprire tali costi, ragion per cui si cancella il superfluo, visto soprattutto come ultimamente scarseggino i fondi e la start-up sia apparentemente alla ricerca di fonti di guadagno per evitare la bancarotta, la vendita o comunque la chiusura forzata.

Ma nel suo sforzo di “semplificazione” imeem è incappata in quello che rappresenta il peggiore errore possibile per un servizio che basa tutto il suo appeal sull’apporto degli utenti, vale a dire una gestione a dir poco insufficiente della comunicazione tra la società e gli utenti suddetti. La cancellazione dei contenuti in eccesso era inizialmente stata fissata entro pochissimi giorni dal post sul blog ufficiale, i commenti sul suddetto blog erano stati negati e soprattutto non era stata prevista alcuna possibilità di rimborso per i sottoscrittori “VIP”, che avevano pagato per avere la possibilità di aggiungere ulteriore materiale sul portale.

La scarsa sensibilità nei confronti degli utenti è stata poi parzialmente corretta dai responsabili di imeem, che hanno assicurato rimborsi per i clienti paganti, hanno ripristinato i commenti sul blog e garantiscono la solidità finanziaria della società nonostante la crisi economica mondiale . Unico problema rimasto, dice il responsabile marketing di imeem Matt Graves, è l’impossibilità di fornire agli utenti un mezzo facile e immediato per scaricare in locale i video immessi in rete. “Non abbiamo la proprietà di quei contenuti e quindi non abbiamo i diritti per permettere agli utenti di scaricarli”, dice Graves, spiegando che “si tratta di un problema di licenze, non di un problema di imeem”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 2 lug 2009
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