Il papà del browser finanzia l'innovazione

Il papà del browser finanzia l'innovazione

Forte dei suoi successi passati, uno dei più noti imprenditori del mercato tecnologico statunitense si prepara a co-finanziare quelli del futuro. Il prerequisito fondamentale per ricevere i fondi è avere buone idee, esclusivamente hi-tech
Forte dei suoi successi passati, uno dei più noti imprenditori del mercato tecnologico statunitense si prepara a co-finanziare quelli del futuro. Il prerequisito fondamentale per ricevere i fondi è avere buone idee, esclusivamente hi-tech

Marc Andreessen non è un tecnologo qualunque. Nel curriculum di questo imprenditore, investitore, blogger e ingegnere software ci sono cosette come lo sviluppo (assieme a Eric Bina) di NCSA Mosaic , il primo browser web, la fondazione di Netscape , la prima web company al mondo da cui poi è scaturita Mozilla Foundation, la software house Opsware (sopravvissuta alla bolla della new economy e poi venduta a Hewlett-Packard), un posto come consigliere di amministrazione di società del calibro di eBay, Facebook e altre ancora. Andreessen sa insomma meglio di molti altri che cosa sia l’innovazione, ed è pronto a scommetterci bei soldoni con la sua nuova idea.

Più che un idea, in realtà, la società di investimenti Andreessen Horowitz è o vuole essere un incubatore di idee , dove gli sviluppatori con vocazioni da CEO o i manager brillanti con importanti carte tecnologiche da giocare sul mercato corrente possono trovare quel che occorre loro (vale a dire soldi, e anche tanti se occorre) per far fiorire business capaci di dire cose che gli altri non hanno ancora saputo dire.

Assieme ad Andreessen ci sarà il suo collega di lungo corso Ben Horowitz, che ha ricoperto ruoli chiave sia in Netscape che in Opsware. Fino a ora i due hanno raccolto 300 milioni di dollari in capitali di ventura , e nonostante la recessione economica sono pronti a investire fra i 300mila e i 15 milioni di dollari in aziende impegnate in via esclusiva nel settore tecnologico e dell’hi-tech.

“L’innovazione continua a proliferare nonostante le attuali condizioni economiche – dice Andreessen sul suo blog – Ben e io siamo grandi supporter di coloro che sono capaci di fare impresa e vogliamo aiutarli”. L’imprenditore tramutatosi in investitore esclude qualsiasi tipo di impresa che non abbia che fare con il suddetto hi-tech, quindi ambiente, biotecnologia e impiantistica medica, farmaceutica, studios cinematografici, rivendita al dettaglio, industria aerospaziale e auto elettriche sono fuori dai giochi. Quel che rimane non è però poco e comprende (tra l’altro) tecnologie per Internet lato consumer e business, servizi mobile/software, elettronica di consumo con una forte componente software, applicazioni infrastrutturali, networking, storage e database.

La nuova società di investimenti AH non precluderà inoltre ad Andreessen di portare avanti il suo impegno con il portale di social networking Ning , e possibilmente con Facebook dove occupa un posto in amministrazione. Proprio riguardo a Facebook Andreessen rivela poi che quest’anno i ricavi del portale dovrebbero ammontare a più di 500 milioni di dollari , con il traguardo di “qualche miliardo” raggiungibile entro i prossimi 5 anni.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
8 lug 2009
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