Apple non ritira in massa il primo Nano

Apple non ritira in massa il primo Nano

L'azienda californiana ha ribadito di non aver cambiato la propria policy di assistenza, negando di aver disposto il ritiro di tutti gli iPod Nano di prima generazione, protagonisti di alcuni casi di surriscaldamento
L'azienda californiana ha ribadito di non aver cambiato la propria policy di assistenza, negando di aver disposto il ritiro di tutti gli iPod Nano di prima generazione, protagonisti di alcuni casi di surriscaldamento

Mentre sul web si rumoreggia sulla possibilità che la quinta generazione di iPod Nano sia dotata di fotocamera , la prima nidiata di player da taschino prodotta dalla Mela è stata in Corea al centro di una serie di problemi che hanno, in alcuni casi, portato la batteria a liquefarsi o ad esplodere. La questione è giunta all’attenzione delle autorità locali che hanno chiesto all’azienda californiana il ritiro in massa di tutti gli esemplari in circolo.

Notizie relative a problemi delle batterie montate su alcuni modelli della prima generazione di iPod Nano si sono ripetute negli scorsi mesi in tutto il paese asiatico: in particolare , a causare i malfunzionamenti sarebbero le batterie al litio realizzate dal produttore cinese ATL , che in alcuni casi si sono surriscaldate sino a liquefarsi in fase di ricarica. I dispositivi soggetti al surriscaldamento sarebbero compresi nelle serie di produzione in commercio tra il settembre del 2005 e il dicembre del 2006.

La questione è stata sottoposta da agenzie governative ai vertici della delegazione locale di Apple, che in un primo momento sembrerebbe aver approvato la richiesta di sostituzione di tutti i modelli venduti sul mercato coreano senza batter ciglio, pur avendo proposto in precedenza di sostituire solo gli esemplari difettosi .

L’accordo è stato accolto con vivo interesse, anche perché si sarebbe trattato del primo richiamo in massa effettuato dall’azienda californiana. Sarebbe , appunto: stando a una nota inviata dall’azienda di Cupertino, quanto detto in precedenza non corrisponderebbe al vero, dal momento che “Apple non ha effettuato alcun cambiamento della policy relativa ai propri prodotti”.

In sostanza, l’invito rimane lo stesso: chiunque abbia dubbi sull’affidabilità e sullo stato di salute della batteria dei propri dispositivi, deve rivolgersi al programma di assistenza AppleCare. Comunque, stando a quanto precisato dall’azienda californiana che al momento non ha commentato i risvolti della vicenda, chiunque dovesse notare nel proprio dispositivo segni di surriscaldamento, che secondo le stime dell’azienda potrebbe verificarsi in meno dello 0,001% dell’intera produzione della serie, deve necessariamente spegnere il dispositivo e recarsi al più vicino centro di assistenza.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
13 lug 2009
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